Illegittimo il decreto di sequestro preventivo se la cartella esattoriale ha formato oggetto di sgravio da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Si segnala ai lettori del blog per gli importanti effetti applicativi nella quotidiana pratica giudiziaria la sentenza n. 355/2019 – depositata l’07.01.2019, resa dalla III Sezione penale della Corte di Cassazione in materia cautelare reale, in esito al ricorso per cassazione proposto dal Pm della Procura di Modena che aveva proposto ricorso per cassazione contro l’ordinanza del locale Tribunale del riesame di annullamento del provvedimento cautelare reale per intervenuto sgravio fiscale a seguito dell’esito favorevole del giudizio promosso dal contribuente davanti la Commissione Tributaria Provinciale.

Di seguito si riporta il passaggio della motivazione qui di interesse che

“Ritiene il Collegio di dare continuità all’orientamento di questa Corte, secondo cui, in tema di reati tributari, non è possibile disporre o mantenere il sequestro funzionale all’ablazione, in caso di annullamento della cartella esattoriale da parte della commissione tributaria, con sentenza anche non definitiva, e di relativo provvedimento di “sgravio” da parte dell’Amministrazione finanziaria (Cass., Sez. 3, n. 39187/15, Lombardi Stronati, Rv. 264789). Le osservazioni del Pubblico ministero non colgono nel segno, per i limiti di cognizione del Tribunale del riesame propri della presente fase cautelare. Sta di fatto che l’Agenzia delle entrate, non solo non ha presentato ricorso per cassazione avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale, ma ha proceduto anche allo sgravio, e l’Equitalia ha provveduto alla cancellazione delle formalità pregiudizievoli, pignoramento ed ipoteca legale. Di tali circostanze il Tribunale del riesame ha tenuto conto, facendo buon governo dal principio affermato da questa Corte nella sentenza sopra riportata e successivamente ribadito nelle sentenze citate nell’ordinanza impugnata (Cass., Sez. 3, n. 19994/17, Bifulco, Rv 269763 e 26450/16, Tolio, non massimata”

Giurisprudenza in tema:

Cassazione penale sez. III, 02/07/2015, n.39187

In tema di reati tributari, la possibilità di procedere al sequestro preventivo per equivalente del profitto a fini di confisca è esclusa nel caso in cui la cartella esattoriale sia stata annullata, sia pure con sentenza non definitiva (fattispecie in cui, dopo l’esecuzione del sequestro, erano intervenute decisioni della Commissione tributaria regionale di annullamento degli avvisi di accertamento dell’Agenzia delle entrate: la Corte, per l’effetto, accogliendo il ricorso della difesa, ha annullato l’ordinanza del tribunale che aveva rigettato l’appello cautelare presentato avverso il provvedimento di rigetto dell’istanza di revoca del sequestro preventivo).

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