La Cassazione fa il punto sulla responsabilità penale dell’équipe chirurgica.

Segnalo la sentenza 16094/2023, depositata il 17/04/2023, resa dalla Corte di Cassazione – sezione quarta penale, che è tornata ad affrontare il tema della responsabilità penale del sanitario che opera simultaneamente con altri medici nella stessa équipe chirurgica, ovvero si avvicenda con altri colleghi nella cura del paziente vittima di reati colposi di evento (lesioni od omicidio colposo).

Nel caso di specie, la ricorrente, secondo la concorde valutazione dei Giudici di merito, era stata giudicata colpevole di cooperazione in omicidio colposo per la morte di una paziente deceduta a causa di una peritonite post-operatoria.

Secondo il giudizio espresso dai periti nel corso del dibattimento la peritonite, quale causa del decesso, non era stata tempestivamente diagnosticata e trattata,  rendendo così vane le possibilità  di realizzare una azione salvifica da parte dei sanitari che la avevano in cura.  

La Corte di legittimità, con la sentenza annotata che è di particolare interesse per l’ampio richiamo alla giurisprudenza sedimentata sul punto di diritto,  ha annullato con rinvio (al giudice civile attesa l’intervenuta prescrizione del reato) la sentenza impugnata per la evidente contraddittorietà di alcuni passaggi della parte motiva della decisione sottoposta al suo scrutinio.

Invero, secondo il giudizio espresso dalla Suprema Corte, la  ritenuta sussistenza del nesso di causalità tra l’exitus infausto e la condotta omessa dalla giudicabile, appariva in contrasto con il ruolo proattivo riconosciuto alla medesima imputata, che aveva manifestato critiche rispetto alle scelte terapeutiche dei colleghi dello stesso reparto, rivelatisi errate. 

By Claudio Ramelli © RIPRODUZIONE RISERVATA.