Diritto Penale Fallimentare

Lo Studio Legale Ramelli offre consulenza preventiva alle imprese individuali ed alle società, nonché assistenza in ogni fase del procedimento, comprese quella cautelare reale (provvedimenti di sequestro) e personale (custodia cautelare in carcere, agli arresti domiciliari, ecc.) per fatti di rilevanza penale commessi nel corso dell’attività di impresa svolta in forma collettiva in epoca antecedente o coeva alla liquidazione giudiziale (già sentenza dichiarativa di fallimento), ovvero per i reati consumati nel corso delle procedure concorsuali regolamentate, a far data dal 15 luglio 2022, dal Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, le cui disposizioni di carattere penale si pongono in sostanziale continuità normativa con quelle regolamentate dal R. D. 16 marzo 1942, n. 267, ad eccezione di alcune misure premiali che incidono sul processo penale, delle quali possono beneficiare imprenditori individuali o amministratori di società che si rivolgano agli Organismi preposti dalla legge per evitare l’insolvenza, agevolando cosi il componimento bonario e non contenzioso della crisi.
Le fattispecie di reato più comunemente trattate dallo Studio Ramelli sono quelle di bancarotta fraudolenta patrimoniale o documentale, particolarmente gravi in termini di risposta sanzionatoria, di bancarotta preferenziale e di bancarotta semplice (documentale o patrimoniale), riferita a quei fatti di reato che possono essere contestati, sia all’imprenditore individuale o al suo institore, sia, nella bancarotta c.d. impropria, agli amministratori, ai direttori generali, ai sindaci ed ai liquidatori di società, con le specificità dettate dalla posizione di garanzia che ciascuna figura assume rispetto alla tutela gli interessi del ceto creditorio.
Considerato che nella prassi giudiziaria l’indagine penale sui reati fallimentari nella quasi totalità dei casi trae origine dalla relazione che il Curatore trasmette all’Ufficio del PM territorialmente competente, per scrutinare gli aspetti di criticità nella gestione dell’impresa in crisi che potrebbero assumere rilevanza in sede penale, la difesa tecnica dovrebbe, auspicabilmente, intervenire nella fase prefallimentare e comunque, in sede penale, sin dalla fase delle indagini preliminari, per poter contrastare, con validi argomenti di natura tecnico-contabile o in termini di insussistenza della condotta tipica, l’ipotesi di reato che sarà formulata dalla Procura ricevente la notizia di reato, al fine di escludere la penale responsabilità dell’indagato o quanto meno la natura fraudolenta dell’azione od omissione, utile alla derubricazione dell’originaria incolpazione in una ipotesi di reato fallimentare meno afflittiva.
Le singole fattispecie di reato
Approfondimenti

Bancarotta fraudolenta documentale “specifica” per il prestanome che non consegna le scritture pur avendo accettato l’incarico dietro compenso e nella consapevolezza dello stato di dissesto dell’impresa.

Bancarotta per distrazione per l’amministratore che giustifica i prelievi dalla cassa sociale come eseguiti per far fronte alla crisi di impresa dovuta alla pandemia.

E’ illegittimo l’aumento di pena per la continuazione fallimentare se il fatto di bancarotta patrimoniale si è realizzato con più azioni di distrazione in danno della stessa società.

La Cassazione delinea le condizioni che devono ricorrere per la condanna del presidente del CDA imputato per fatti di bancarotta.

Il rateizzo del debito tributario ed il pagamento di alcuni ratei non salvano l’imprenditore dalla bancarotta impropria da operazioni dolose.

Bancarotta fraudolenta documentale: la Cassazione chiarisce quali condizioni devono ricorrere per l’assoluzione del prestanome.

Sono sempre utilizzabili nei processi di bancarotta le dichiarazioni rese dall’amministratore della società al curatore fallimentare.

Annullata la condanna di bancarotta impropria da operazioni dolose se non è provata l’incidenza causale dell’operato del nuovo amministratore sul dissesto della società.

La Cassazione detta la linea ai giudici di merito sull’onere di motivazione che deve sorreggere la condanna della “testa di legno” per fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

Costituisce atto di distrazione dal patrimonio sociale della fallita la garanzia fideiussoria prestata senza alcuna contropartita compensativa.

Esclusa la bancarotta fraudolenta documentale se la tenuta della contabilità viene regolarizzata prima del fallimento e non è di ostacolo alla ricostruzione del patrimonio della società.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: annullata la condanna che non motiva sul nesso causale tra l’atto distrattivo ed il depauperamento del patrimonio sociale.

Bancarotta fraudolenta per l’amministratore che sottrae beni la cui pregressa esistenza nel patrimonio sociale è attestata dalle scritture contabili.

Bancarotta da reato societario: l’atto di dimissioni del consigliere di amministratore comunicato agli organi sociali vale ad escludere la sua responsabilità anche se non pubblicato nel registro delle imprese.

Bancarotta semplice documentale: risponde anche solo per colpa il prestanome che non osserva il dovere di regolare tenuta della contabilità.

Bancarotta distrattiva per l’amministratore che riceve pagamenti dalla società prima del fallimento senza giustificarne la natura di compenso.

L’amministrazione giudiziaria della società fallita non fa venire meno la legittimazione dell’amministratore di diritto ad impugnare il sequestro preventivo.

Bancarotta per effetto di operazioni dolose e non preferenziale per l’amministratore che paga operai e fornitori ma accumula debiti con l’Erario.

Reati fallimentari: il patteggiamento con pena contenuta nei 2 anni di reclusione impedisce l’applicazione delle pene accessorie.

Bancarotta impropria da reato societario: per la prova del dolo non basta l’avvenuta approvazione del bilancio da parte dell’imputato.

Bancarotta distrattiva per l’amministratore che vende l’auto aziendale non registrata al P.R.A. dopo la dichiarazione di fallimento.

Il dolo della bancarotta documentale specifica è provato dalla concomitanza tra la mancata consegna della contabilità e la svendita di beni sociali.

Bancarotta semplice documentale per l’imprenditore che colposamente non vigila sulla regolare tenuta della contabilità societaria da parte del commercialista.

Concorre nella bancarotta distrattiva il marito dell’imprenditrice che acquista ad un prezzo vile l’auto della società fallita.

Bancarotta per distrazione: ricorre l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità quando la cessione del ramo di azienda pregiudica sensibilmente le ragioni creditorie.

Bancarotta fraudolenta per dissipazione per l’imprenditore che ristruttura lo stabilimento balneare e lo vende a ridosso del fallimento.

Corretto il ragionamento del giudice di merito che ricava il dolo della bancarotta fraudolenta documentale “specifica” dalla volontà di occultare condotte distrattive.

Condannato per bancarotta fraudolenta l’amministratore dell’impresa responsabile del sistematico inadempimento delle obbligazioni tributarie.

La Cassazione annulla la sentenza che nella determinazione della pena finale per più fatti di bancarotta non applica le regole della “continuazione fallimentare”.

Reati fallimentari: solo al giudice civile compete valutare se ricorrono i presupposti per la sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza.

La mancata consegna al curatore di qualsivoglia documento contabile configura la bancarotta fraudolenta documentale.

Bancarotta per distrazione: legittima la condanna se la vendita del bene immobile è avvenuta ad un valore inferiore rispetto a quello accertato (e non contestato) dall’Agenzia delle Entrate.

Per escludere la bancarotta distrattiva il compenso all’amministratore deve essere dovuto e congruo rispetto all’attività gestoria effettivamente svolta.

La sola delega ad operare sul conto corrente del terzo estraneo alla bancarotta non basta a giustificare il sequestro preventivo della sua liquidità.

In assenza di specifica impugnazione è legittima la condanna alle pene accessorie fallimentari determinate nella misura massima.

Reati fallimentari: la condanna per bancarotta si può fondare anche sul contenuto della testimonianza indiretta resa dal curatore fallimentare.

Gli ingiustificati pagamenti di rilevante importo disposti dalla società fallita in favore di terzi configurano l’aggravante del danno di rilevante gravità.

Il ricorso per cassazione presentato dal difensore della società per il dissequestro somme presuppone il conferimento di specifica procura speciale.

Bancarotta documentale: la Cassazione annulla la decisione che nega il riconoscimento del danno di speciale tenuità se la motivazione fa riferimento solo all’entità del passivo.

La bancarotta da reato societario si configura anche se le false comunicazioni sociali concorrono solo ad aggravare lo stato di dissesto dell’impresa.

Nella bancarotta causata dal sistematico inadempimento dei debiti tributari il dolo dell’imputato è dimostrato anche dalla sua qualità di contabile.

Esclusa la bancarotta per effetto di operazioni dolose se l’inadempimento tributario non è sistematico.

Va esclusa la bancarotta fraudolenta se la somma restituita al socio era stata conferita a titolo di mutuo in favore della fallita.

Non basta trasferire il patrimonio della fallita ad altre società per configurare l’autoriciclaggio oltre alla bancarotta distrattiva.

La bancarotta fraudolenta documentale è configurabile anche se la mancata tenuta dei libri e delle scritture contabili riguarda un’impresa in regime di contabilità semplificata.

La testa di legno non si salva dalla bancarotta documentale se era consapevole dell’operato degli amministratori di fatto.

Bancarotta per effetto di operazioni dolose anche se l’amministratore paga i dipendenti della società.

Bancarotta fraudolenta per dissipazione a carico del liquidatore che non tutela il patrimonio immobiliare della società fallita.

Bancarotta documentale: la qualità di amministratore di fatto della società fallita non può essere riconosciuta solo perché l’imputato impartiva direttive all’impiegata amministrativa.

La Cassazione indica i criteri da seguire per stabilire se l’atto dispositivo del patrimonio sociale configura la bancarotta fraudolenta per distrazione.

L’imprenditore si salva dalla condanna per bancarotta documentale solo se prova rigorosamente l’incolpevole affidamento riposto nell’operato del consulente contabile.

Bancarotta per effetto delle operazioni dolose per l’amministratore della società cooperativa che accumula debiti non versando sistematicamente imposte e contributi.

Il dolo del prestanome nei reati fallimentari non può essere automaticamente ricavato dall’avere percepito un compenso per l’assunzione della carica.

La bancarotta fraudolenta documentale ”generica” è integrata da qualsiasi falsità ideologica realizzata durante la tenuta della contabilità dell’impresa fallita.

Nella bancarotta fraudolenta documentale la prova del dolo specifico non può essere semplicemente dedotta dalla mancata consegna delle scritture contabili.

Bancarotta distrattiva per l’imprenditore che cede a titolo di comodato gratuito ad altra società l’immobile per il quale paga i canoni di locazione finanziaria.

Reati di bancarotta: per dimostrare la qualità di amministratore di fatto dell’imputato occorre la prova dell’effettivo esercizio dei poteri gestori attribuiti con la procura generale.

E’ illegale la pena inflitta per più fatti di bancarotta se il giudice di merito applica la disciplina della continuazione ordinaria in luogo di quella “fallimentare”.

La continuazione fallimentare opera solo se i diversi fatti di bancarotta si riferiscono alla medesima procedura concorsuale.

E’ da annullare la condanna di bancarotta per dissipazione se alla cessione di beni della fallita è corrisposto un adeguato corrispettivo di denaro.

E’ amministratore di fatto e risponde di bancarotta fraudolenta per distrazione il soggetto che compie atti negoziali nell’interesse dell’Ente in forza di plurime procure speciali.

La Cassazione definisce gli elementi costituitivi della bancarotta fraudolenta impropria da reato societario.

Il sindaco non evita la condanna per bancarotta semplicemente diffidando l’organo amministrativo ad integrare il capitale sociale.

Bancarotta fraudolenta documentale per l’imprenditore che non consegna al curatore le scritture contabili adducendo a giustificazione l’assenza del consulente fiscale.

La Bancarotta fraudolenta per effetto di false comunicazioni sociali presuppone la prova dell’esposizione in bilancio di dati obiettivamente contrari al vero.

La vendita di immobili gravati da mutuo configura la bancarotta distrattiva se non vi è prova dell’incasso del corrispettivo e della liberazione dal debito ipotecario.

Nessuna bancarotta documentale per i soci della snc che pur ricoprendo la carica gestoria non hanno possibilità di verificare la regolare tenuta delle scritture contabili.

Bancarotta fraudolenta documentale: l’obbligo dell’imputato di consegnare le scritture contabili decorre dalla notifica della sentenza di fallimento e non dalla richiesta del curatore.

Bancarotta fraudolenta per distrazione: l’emissione di fatture commerciali fa presumere il loro incasso salvo prova del mancato pagamento con onere a carico dell’imputato.

Per evitare la bancarotta documentale l’amministratore deve consegnare al curatore l’intera documentazione contabile della società fallita anche in assenza di specifica richiesta.

Bancarotta fraudolenta documentale se l’amministratore uscente non dimostra di avere consegnato le scritture contabili al nuovo organo gestorio.

L’autoriciclaggio del provento della bancarotta fraudolenta patrimoniale è configurabile anche nell’ipotesi di condotte distrattive compiute prima della dichiarazione di fallimento.

La Cassazione annulla la sentenza di appello che conferma la condanna per bancarotta distrattiva senza verificare la avvenuta restituzione dei beni in leasing.

La vendita fittizia di quote sociali intestate al socio dell’ente fallito non integra il reato bancarotta fraudolenta per distrazione.

La Cassazione ribadisce l’obbligo dell’adeguata motivazione che il Giudice di merito deve assolvere per provare il dolo della bancarotta fraudolenta documentale specifica.

La Cassazione conferma l’orientamento rigoroso sul riconoscimento dei vantaggi compensativi infragruppo nella bancarotta fraudolenta per distrazione.

Condannato per bancarotta distrattiva l’amministratore che non prova analiticamente la legittima destinazione delle somme prelevate dalle casse sociali dell’impresa fallita.

La chiusura del fallimento non fa venire meno l’azione civile della curatela nel processo penale.

Il semplice uso dell’autovettura aziendale in leasing non configura bancarotta per distrazione a carico dell’amministratore.

Il socio che preleva dalle casse sociali le somme già versate in conto capitale commette il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Al giudice penale è precluso il sindacato sulla legittimità della sentenza dichiarativa di fallimento

Le dimissioni del presidente del CDA non seguite dal subentro di altro soggetto nella carica gestoria non evitano la sua condanna per bancarotta fraudolenta documentale.

La bancarotta semplice documentale è reato ascrivibile solo al soggetto che ricopriva la carica di amministratore al momento del fallimento della società.

Bancarotta preferenziale e non per distrazione all’amministratore della società che preleva il proprio compenso se l’emolumento è congruo rispetto all’attività gestoria svolta.

La prova del dolo specifico richiesto dalla bancarotta fraudolenta documentale per occultamento delle scritture contabili può essere ricavata dall’approvazione dei bilanci societari senza la disponibilità delle scritture contabili.

Le operazioni dolose richieste per la bancarotta punita dall’art. 223, comma 2, n.2 L.F. non necessariamente devono integrare fattispecie di reato.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale per chi mette a disposizione il proprio conto corrente per farvi confluire somme distratte dalla società decotta.

La continuazione tra più condanne per bancarotta fraudolenta documentale deve essere valutata con esclusivo riferimento alla data di commissione delle condotte illecite.

Bancarotta fraudolenta: la prova della condotta distrattiva presuppone l’accertamento processuale dell’esistenza dei beni sottratti al patrimonio sociale.

Più spazi difensivi per il “prestanome” se la bancarotta fraudolenta documentale è contestata sotto forma di sottrazione dei libri e delle scritture contabili.

L’imputato non può eccepire il sopravvenuto fallimento della società costituita parte civile per paralizzarne la richiesta risarcitoria.

Nella bancarotta fraudolenta patrimoniale l’onere della prova circa la destinazione dei beni distratti grava interamente sull’imputato.

La consumazione della bancarotta fraudolenta coincide con la data della sentenza dichiarativa di fallimento anche ai fini della revoca dell’indulto.

Bancarotta fraudolenta documentale: la Cassazione ribadisce l’obbligo di adeguata motivazione sul dolo del reato fallimentare.

L’incarico di tenuta della contabilità affidato ad un professionista non vale ad escludere la bancarotta semplice documentale.

La distrazione di € 50.000 dal patrimonio della società fallita non dà diritto all’attenuante del danno di speciale tenuità.

Bancarotta patrimoniale per l’amministratore della società fallita anche se i beni distratti sono obsoleti e di scarso valore commerciale.

Bancarotta preferenziale e non per distrazione all’amministratore che preleva somme già erogate a titolo di mutuo in favore della fallita.

L’imprenditore fallito in proprio che si spoglia di ingenti beni personali ed oggetti preziosi integra il delitto di bancarotta per distrazione.

E’ legittima la condanna per bancarotta fraudolenta patrimoniale anche per il socio della società di fatto che distrae beni dal suo patrimonio personale.

Risponde dei reati fallimentari l’amministratore di diritto che non esercita i doveri di controllo previsti dalla legge e dallo statuto.

E’ amministratore di fatto e risponde di bancarotta per distrazione il dipendente della cooperativa che in realtà esercita un ruolo gestorio dell’Ente.

Solo la cancellazione dal registro delle imprese evita la condanna per bancarotta semplice documentale dell’imprenditore che non consegna le scritture contabili.

Bancarotta documentale: l’esercizio dei poteri gestori in forza di ampia procura speciale vale a dimostrare la qualità di amministratore di fatto della società fallita.

La Cassazione annulla la sentenza che non motiva sul dolo specifico della bancarotta fraudolenta documentale quando è contestata la mancata consegna delle scritture contabili.

Integra sempre un fatto di bancarotta la restituzione di somme al socio se la società versa in stato di crisi.

La consapevolezza da parte del prestanome di rappresentare solo formalmente la società gestita da altri può essere sufficiente per potere affermare la sua responsabilità per i reati fallimentari.

La Cassazione torna a precisare il discrimine tra la bancarotta fraudolenta documentale e quella semplice.

Il sequestro preventivo per reati tributari travolge gli interessi del ceto creditorio fallimentare e non richiede una specifica motivazione sul periculum in mora.

La Cassazione indica il discrimine tra i delitti di bancarotta semplice e fraudolenta documentale.

La scissione societaria con creazione di una newco sottocapitalizzata che fallisce configura la bancarotta per effetto di operazioni dolose.

La cessione del ramo di azienda senza corrispettivo integra sempre la bancarotta fraudolenta per distrazione.

Il profitto diretto del reato di bancarotta deve ritenersi confluito nel patrimonio della società fallita e non su quello personale del suo legale rappresentante.

L’onere della prova del vantaggio compensativo nella bancarotta distrattiva infragruppo grava interamente sulla difesa dell’imputato.

Anche l’omessa tenuta della contabilità può integrare il reato di bancarotta fraudolenta documentale.

Nella bancarotta societaria per effetto delle operazioni dolose per condannare l’amministratore subentrato è necessario dimostrare l’incidenza causale del suo ruolo gestorio rispetto al debito preesistente.

Doppia condanna per bancarotta patrimoniale e truffa per l’imputato che sottrae dalle casse della società fallita il denaro provento del reato contro il patrimonio.

Nessuna attenuante nella bancarotta fraudolenta patrimoniale se l’imputato non ha consegnato le scritture contabili.

La confisca per equivalente può essere interamente eseguita sul patrimonio di uno dei concorrenti del reato una volta divenuta definitiva la sentenza di patteggiamento.

La Cassazione conferma il principio secondo il quale la bancarotta fraudolenta documentale non può avere ad oggetto il bilancio societario.

La Cassazione annulla per 2 volte la sentenza di appello che non motiva sul diniego dell’attenuante del danno di speciale tenuità nella bancarotta fraudolenta.

La Cassazione definisce il perimetro del reato di bancarotta fraudolenta per dissipazione.

Da rifare il giudizio di appello se la sentenza impugnata non ha motivato sulla restituzione della liquidità da parte dell’imputato prima del fallimento.

La distrazione di beni sociali ed il reimpiego degli stessi in altre società riferibili agli stessi indagati configura il reato di autoriciclaggio.

Se le scritture contabili non sono regolarmente tenute la condanna per la bancarotta fraudolenta documentale richiede il solo dolo generico.

Pagare i dipendenti di altra impresa con la liquidità della società fallita non esclude la bancarotta distrattiva per operazione infragruppo anche se è identica la compagine sociale.

Negata la bancarotta riparata se il socio ha rifinanziato la società contraendo altro debito da restituire.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: confermata anche per la “testa di legno” l’irrilevanza del nesso causale tra i fatti distrattivi ed il fallimento della società.

Esclusa l’attenuante del danno tenue per la bancarotta patrimoniale anche se l’importo della distrazione è inferiore ad euro 20.000.

Annullata la sentenza di appello che conferma la condanna per la bancarotta distrattiva senza motivare adeguatamente sulla richiesta derubricazione in preferenziale

I limiti previsti dall’art. 545 cod. proc. civ. si applicano al sequestro per equivalente ma non a quello impeditivo

Il rilevante debito verso l’erario causa del fallimento non determina automaticamente la bancarotta per effetto di operazioni dolose.

E’ da annullare la sentenza della Corte di appello che non motiva sul dolo specifico richiesto per la bancarotta fraudolenta documentale da mancata consegna delle scritture contabili.

Utilizzabili nel processo di bancarotta fraudolenta contro l’imputato le dichiarazioni rese dal prestanome subentrato nella carica e riprodotte nella relazione ex art.33 L.F.

La Cassazione chiarisce quando l’espressione offensiva inserita nella comunicazione a distanza tra più persone costituisce reato.

Il dolo specifico della bancarotta fraudolenta documentale è dimostrato dalla condotta elusiva tenuta dell’imputato durante la procedura concorsuale


La condanna “patteggiata” con la sospensione pena per bancarotta fraudolenta impedisce l’applicazione delle pene accessorie

Bancarotta riparata: la Cassazione annulla la sentenza che non motiva sull’effetto assolutorio della restituzione del denaro alla massa creditoria

La Cassazione annulla la sentenza di appello che non motiva adeguatamente sul concorso dell’extraneus nella bancarotta fraudolenta

Rispondono di bancarotta fraudolenta causata da debiti fiscali anche gli amministratori senza delega.

Non si può negare il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali al condannato per bancarotta che non risarcisce il danno ai creditori.

Enunciati i presupposti per il riconoscimento dell’attenuante del danno di speciale tenuità prevista dalla legge fallimentare in una recente pronuncia della Cassazione

La Cassazione annulla la sentenza che assolve dalla bancarotta distrattiva l’imprenditore individuale che finanzia con denaro della fallita altre società del gruppo

Bancarotta fraudolenta documentale: l’obbligo della regolare tenuta delle scritture contabili cessa solo con la cancellazione della società dal registro delle imprese.

La Cassazione conferma l’orientamento che esclude la possibilità di sequestrare il profitto del reato tributario sul patrimonio della società già dichiarata fallita.

La Cassazione assolve l’imputata condannata per bancarotta patrimoniale solo perché socia e moglie dell’amministratore che aveva distratto somme

L’assoluzione degli imputati acquirenti dei beni della società fallita non giova all’amministratore che li ha venduti distraendo il ricavato

La irregolare tenuta dei bilanci non è punibile per bancarotta fraudolenta documentale

Il sequestro preventivo eseguito sulla liquidità del conto cointestato tra i coniugi è sempre diretto.

La bancarotta fraudolenta documentale non è esclusa dall’avvenuto sequestro della documentazione contabile presso il commercialista

Esclusa la gravità indiziaria per concorso in bancarotta nei confronti del notaio che ha segnalato le operazioni sospette connesse agli atti rogati

Bancarotta fraudolenta per il socio che ottiene la restituzione di somme versate in conto capitale alla società fallita.

Negata la “bancarotta riparata” all’amministratore che distrae somme con la carta di credito se non dimostra l’integrale restituzione della liquidità prima del fallimento.

Condannato l’amministratore di fatto della società fallita che non giustifica la mancata riconsegna di una autovettura al curatore fallimentare.

Anche la mancata restituzione al curatore fallimentare di piccole somme annotate nel saldo di cassa integra il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione

Bancarotta fraudolenta per distrazione per l’amministratore che giustifica gli ammanchi di cassa come compensi per l’attività svolta non deliberati dall’assemblea dei soci

Il legale rappresentante di una holding non può automaticamente rispondere di bancarotta fraudolenta quale amministratore di fatto di una società del gruppo fallita

Da rifare il processo di appello se la sentenza non motiva adeguatamente sul dolo richiesto nella bancarotta fraudolenta documentale “specifica”

La Cassazione nega la possibilità di sostituire il vincolo del sequestro preventivo dal patrimonio dell’imputato ad un suo diritto di credito riconosciuto in sede di concordato preventivo

Confermata la linea dura della Cassazione sulla rigorosa prova del vantaggio compensativo nella bancarotta distrattiva infragruppo

Bancarotta distrattiva per l’amministratore che non dimostra in giudizio la sua completa estraneità alla gestione della società fallita

La transazione post-fallimentare con la società concedente il leasing non esclude la bancarotta distrattiva dei beni già concessi in locazione finanziaria

Va condannato per bancarotta fraudolenta documentale l’amministratore della società – mero prestanome – che si disinteressa della regolare tenuta della contabilità

La condanna per bancarotta semplice da aggravamento del dissesto presuppone una adeguata motivazione sulla colpa grave tenuta dall’amministratore.

La Cassazione annulla per due volte la sentenza di appello che non motiva adeguatamente sulla condotta materiale ed il dolo della bancarotta fraudolenta documentale

Il dolo dell’extraneus nella bancarotta distrattiva non richiede la conoscenza dello stato di dissesto della società da parte dell’autore del reato

La Cassazione anticipa l’applicazione della disciplina del Codice della crisi di impresa e fa prevalere il sequestro preventivo penale sugli interessi dei creditori insinuati nella procedura concorsuale

L’imprenditore che distrae beni dal patrimonio sociale può evitare la condanna per bancarotta solo se lo reintegra prima della sentenza di fallimento

La relazione del curatore fallimentare è sempre ammissibile come prova documentale ed utilizzabile come fonte di prova nell’ambito dei procedimenti per i reati di bancarotta

Il dolo della bancarotta fraudolenta documentale è ricavabile dal sistematico inadempimento dei debiti tributari che ha portato al fallimento dell’impresa, desumendosi dalla condotta di depauperazione l’intenzione di sottrarre le scritture contabili al fine di occultare le operazioni dolose

Il reato di inosservanza dell’obbligo di deposito delle scritture contabili punito dall’art. 220 legge fallimentare è assorbito nel delitto di bancarotta fraudolenta documentale per omessa tenuta o sottrazione della contabilità

Il dolo specifico del delitto di bancarotta fraudolenta documentale non può ritenersi provato solo sulla base della ritenuta inattendibile giustificazione addotta dall’amministratore per la mancata consegna delle scritture contabili alla curatela fallimentare

Nella bancarotta fraudolenta patrimoniale per il riconoscimento dell’attenuante della speciale tenuità del danno patrimoniale occorre considerare l’importo della distrazione e non l’entità del passivo fallimentare

Le fattispecie di reato previste e punite dalla Legge Fallimentare corredate con la rassegna di giurisprudenza di legittimità aggiornata al mese di gennaio 2022

La frode fiscale può integrare un’operazione dolosa tale da configurare il reato fallimentare previsto e punito dall’art.223 legge fallimentare.

La sussistenza del dolo richiesto nella condanna di bancarotta fraudolenta specifica deve essere oggetto di un più rigoroso accertamento laddove non venga contestata anche quella patrimoniale.

Bancarotta semplice da ritardo nella richiesta di fallimento:ai fini dell’integrazione del reato è necessario che la condotta sia connotata da colpa grave.

Non integra il reato di bancarotta per distrazione l’alienazione delle partecipazioni societarie per un prezzo corrispondente al loro valore effettivo determinato dal consulente di parte al momento della cessione, seppure lo stesso risulta molto inferiore rispetto a quello stimato all’atto del conferimento

Bancarotta fraudolenta documentale: il fine di pregiudicare i creditori mal si concilia con la manifesta volontà dell’imputato di dimettersi dalla carica gestoria in ragione di conflitti insorti con altro amministratore

Integra il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale la distrazione del bene oggetto del contratto di leasing ad opera dell’amministratore di fatto

La Suprema Corte torna sul tema della responsabilità dell’amministratore di fatto nei reati di bancarotta fraudolenta.

Bancarotta riparata: la difesa dell’imputato ha l’onere di provare l’esatta corrispondenza tra gli atti distrattivi e le successive condotte riparatorie realizzate prima della pronuncia della sentenza di fallimento.

La Cassazione annulla la sentenza della Corte di appello che non motiva adeguatamente sulla sussistenza del dolo specifico nella bancarotta documentale per occultamento o distruzione delle scritture contabili

La Cassazione precisa a quali condizioni l’operazione di scissione societaria assume rilevanza penale per la bancarotta distrattiva.

Integra il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione la concessione di una garanzia fideiussoria in assenza di corrispettivo, priva di interesse sociale e tale da cagionare pregiudizio economico all’impresa

La riqualificazione della bancarotta preferenziale nel più grave reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale è legittima solo in caso di identità del fatto storico contestato.

Concorre nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale il consigliere di amministrazione senza delega che – consapevole della natura pregiudizievole dell’operazione di acquisto immobiliare – non si attivi per impedirne il compimento.

Integra la fattispecie di bancarotta preferenziale (e non di bancarotta per distrazione) il prelievo di somme quale restituzione di versamenti effettuati dai soci a titolo di mutuo o prestito.

Configura bancarotta fraudolenta per distrazione la cessione di un ramo d’azienda non seguito dal pagamento del corrispettivo in favore della società poi fallita.

La Suprema Corte torna sulla distinzione tra bancarotta fraudolenta documentale specifica e generica.

Annullata dalla Cassazione la sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta se non vi è prova della illecita destinazione impressa alla liquidità della società da parte dell’amministratore.

Si espone alla responsabilità penale ex art. 236 bis L.F. il professionista che assevera nella relazione allegata alla domanda di concordato preventivo una situazione patrimoniale della società contraria al vero.

Ai fini dell’integrazione del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale rileva la causazione del depauperamento dell’impresa in conseguenza della condotta distrattiva, a prescindere dalla distanza temporale tra questa e la dichiarazione di fallimento.

Bancarotta fraudolenta documentale: l’omessa tenuta delle scritture contabili è punibile solo se dimostrato titolo di dolo specifico, consistente nello scopo di pregiudicare le ragioni creditorie.

Ne bis in idem nei reati fallimentari: il delitto di truffa può concorrere con il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione.

E’ legittima la costituzione di parte civile da parte del privato danneggiato nell’ambito di un processo per bancarotta fraudolenta se viene dedotto un titolo risarcitorio diverso da quello azionato dal Curatore fallimentare.

Va rigettato il ricorso del curatore fallimentare per la revoca del sequestro per prevenzione dell’intero compendio aziendale della società fallita laddove i beni siano stati acquisiti mediante reimpiego dei proventi di attività illecita.

Bancarotta semplice documentale: in mancanza delle scritture contabili non si applica la circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, salvo che le ridotte dimensioni dell’impresa lascino presumere la produzione di un lieve danno patrimoniale.

E’ responsabile di bancarotta fraudolenta documentale anche il mero prestanome della società che a sua difesa adduca la tenuta delle scritture contabili ad opera di professionisti fiscali.

Truffa ai danni dell’INPS: la sospensione condizionale della pena non può essere subordinata alla restituzione dei rimborsi indebitamente riscossi laddove la persona offesa non si sia costituita parte civile.

La irreperibilità del fallito che non consegna le scritture contabili al curatore fallimentare di per sé non costituisce prova dell’elemento psicologico della bancarotta fraudolenta documentale.

La Suprema Corte torna sul tema della responsabilità dell’amministratore di fatto nei reati fallimentari.

Il sistematico inadempimento delle obbligazioni tributarie e previdenziali da parte della società costituisce condotta idonea ad ascrivere all’amministratore la penale responsabilità per bancarotta fraudolenta connessa ad operazioni dolose

Bancarotta fraudolenta documentale: la Suprema Corte torna sul tema della distinzione tra le due autonome fattispecie del reato fallimentare e del diverso atteggiarsi del dolo richiesto per la condanna per ciascuna di esse.

Per la prova della condotta distrattiva non è sufficiente la mancata regolarizzazione contabile e fiscale del pagamento effettuato dalla società fallita in favore di un’altra cedente asset, contratti e forza lavoro

Non risponde di bancarotta fraudolenta l’imprenditore che fornisca indicazioni al curatore fallimentare ai fini dell’acquisizione del bene non rinvenuto nei locali aziendali

Risponde di bancarotta fraudolenta documentale l’imprenditore che, rientrando in possesso delle scritture contabili della società, ometta di consegnarle alla curatela una volta intervenuto il fallimento dell’impresa.

Non si salva dalla bancarotta documentale l’imprenditore che adduca di aver affidato la contabilità ad un fiscalista.

I componenti del collegio sindacale che abbiano omesso l’attività di controllo sulle operazioni degli amministratori rispondono di concorso nel delitto di bancarotta in presenza di indici sintomatici della loro partecipazione dolosa al reato fallimentare.

Bancarotta fraudolenta per distrazione: grava sull’amministratore della fallita l’onere di provare la destinazione impressa ai beni sociali non rinvenuti dalla curatela.

La congruità dei compensi percepiti non esonera l’amministratore della fallita da responsabilità penale a titolo di bancarotta preferenziale se le somme sono state pagate quando l’impresa era decotta.

La Suprema Corte chiarisce la diversa qualificazione dell’elemento soggettivo del reato tra le diverse fattispecie della bancarotta documentale fraudolenta e quella semplice.

Per la sussistenza della bancarotta semplice per mancata richiesta di fallimento è necessario provare il nesso causale tra la prosecuzione dell’attività ed il deterioramento della situazione finanziaria dell’impresa.

Integra il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione la condotta di accollo del debito altrui se ciò comporta una diminuzione del patrimonio sociale posto a garanzia dei creditori

La Cassazione fa il punto sulle circostanza (aggravante ed attenuante) previste dall’art. 219 Legge Fallimentare

La denuncia di furto dei documenti contabili ritenuta poco credibile dai giudici di merito non salva l’imputato dalla condanna per bancarotta fraudolenta documentale.

Il pagamento “in nero” dei dipendenti integra condotta distrattiva rilevante ai fini della configurazione del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione

Il giudice penale chiamato ad accertare fatti di bancarotta non può sindacare la legittimità della sentenza dichiarativa di fallimento

Reati fallimentari e responsabilità dell’amministratore di fatto: la Suprema Corte descrive quali sono le attività gestorie che l’imputato deve aver svolto per poterlo qualificare quale dominus occulto della società

Bancarotta fraudolenta e gruppo di imprese: l’esonero da responsabilità penale dell’imputato reo di condotte distrattive richiede la prova della ragionevole aspettativa di vantaggi compensativi a favore delle altre imprese consociate

Nessuna inversione dei principi sull’onere della prova che informano il processo penale è ravvisabile in danno dell’amministratore della società fallita condannato per bancarotta fraudolenta patrimoniale che non ha giustificato la destinazione impressa ai beni già facenti parte del patrimonio sociale

Le fattispecie di reato previste e punite dalla Legge Fallimentare corredate con la rassegna di giurisprudenza di legittimità aggiornata al mese di gennaio 2021

Risponde di bancarotta semplice patrimoniale l’imprenditore che, pur essendo consapevole delle scarse probabilità di ripresa dell’attività di impresa, ometta di presentare tempestivamente l’istanza di fallimento

Bancarotta fraudolenta impropria per l’amministratore di fatto che falsifica il bilancio della società per ottenere credito bancario e forniture, determinando così l’aggravamento del dissesto della società poi fallita

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: il recupero del bene distratto a seguito di azione revocatoria non incide sulla configurazione del reato fallimentare

E’ sufficiente il dolo eventuale per integrare l’elemento psicologico della bancarotta fraudolenta per effetto di operazioni dolose che può concorrere con i reati tributari

Scatta la bancarotta fraudolenta per distrazione se l’amministratore non dimostra la destinazione impressa ai beni sociali non rinvenuti dalla curatela

La sentenza dichiarativa di fallimento impedisce l’esecuzione del sequestro preventivo in via diretta sui beni della società che ha realizzato il profitto del reato tributario

Solo l’assolvimento dell’onere della prova che incombe dell’amministratore circa la destinazione impressa ai beni dell’impresa per adempiere alle obbligazioni sociali lo esonera da responsabilità penale per la contestata distrazione fallimentare

Rispondono di bancarotta fraudolenta per distrazione i sindaci della società fallita che abbiano omesso di attivare i relativi poteri di denuncia e di intervento per impedire il depauperamento del patrimonio sociale

Nella bancarotta fraudolenta documentale per occultamento delle scritture contabili l’affermazione della penale responsabilità dell’imputato presuppone la prova della volontà di arrecare danno ai creditori

Reati fallimentari e gestione collegiale della società: la responsabilità penale del componente del CDA non discende automaticamente dall’assunzione della carica

Tenuta della contabilità e presentazione dell’istanza di fallimento: la Suprema Corte si esprime sugli obblighi gravanti sull’amministratore di fatto dalla cui violazione discende la penale responsabilità per i fatti di bancarotta contestati.

Nella bancarotta fraudolenta per distrazione nessuna valenza difensiva assume il lasso temporale tra la disposizione depauperativa del patrimonio e la data della sentenza di fallimento

Bancarotta fraudolenta patrimoniale e preferenziale: la Suprema Corte torna ad esprimersi in merito agli indicatori dell’assunzione del ruolo di amministratore di fatto

Bancarotta fraudolenta per distrazione e sequestro preventivo: per l’ablazione del patrimonio dell’indagato il collegamento pertinenziale tra il bene e il reato ipotizzato non deve essere meramente occasionale

Risponde di bancarotta semplice documentale la ‘testa di legno’ che ometta di tenere le scritture contabili, risultando irrilevante la mancanza di competenze tecnico- contabili

Bancarotta patrimoniale per distrazione: la Suprema Corte fa il punto sugli elementi costitutivi della fattispecie

Nessuna bancarotta fraudolenta patrimoniale per l’amministratore della società fallita se la cessione del ramo di azienda è stata effettuata a fronte di un corrispettivo dimostrato congruo nel processo

Bancarotta fraudolenta documentale: il reato si configura anche nel caso in cui la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari risulti superabile solo con l’utilizzo di particolare diligenza

L’aver affidato la tenuta della contabilità ad un consulente fiscale non esonera l’amministratore dalla condanna per bancarotta semplice documentale

Risponde di concorso nella bancarotta fraudolenta per distrazione l’amministratore di una società che emette fatture per operazioni inesistenti ottenendone il pagamento da parte di quella fallita in danno del ceto creditorio

La condanna per bancarotta fraudolenta richiede la prova della preventiva esistenza dei beni nel patrimonio dell’impresa, il mancato rinvenimento dei medesimi dopo il fallimento e la mancata giustificazione dell’imputato circa la loro destinazione

Può rispondere di peculato e non di concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione il custode che si appropria dei beni della società fallita

La prova del dolo nella bancarotta fraudolenta documentale per occultamento delle scritture contabili può essere ricavata logicamente dalla volontà di nascondere la distrazione di denaro proveniente da un finanziamento in favore dell’impresa

Frode fiscale e bancarotta fraudolenta: la prova dell’assunzione della veste di amministratore di fatto da parte dell’agente può essere valorizzata, ma non esaurita, dalla circostanza che il soggetto figura come destinatario delle fatture per operazioni soggettivamente inesistenti

La responsabilità penale del prestanome nella bancarotta fraudolenta documentale discende dalla violazione dei doveri di vigilanza e controllo connessi alla accettazione della carica

Bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale: la Suprema Corte torna sul tema degli obblighi degli amministratori della fallita di tenere regolarmente le scritture contabili e di dimostrare la concreta destinazione impressa ai beni sociali non rinvenuti all’atto della redazione dell’inventario

Reati fallimentari e pene accessorie: è legittimo l’ordine di esecuzione che riporta le pene accessorie se il reato di bancarotta per il quale è stata inflitta la sola pena principale è stato ritenuto come commesso in continuazione con reati tributari giudicati separatamente

La percezioni del compenso da parte dell’amministratore di una società decotta configura il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e non la meno grave bancarotta preferenziale

Nella fase cautelare reale la motivazione sugli indici di fraudolenza della bancarotta contestata deve essere adeguata e confrontarsi anche con le allegazioni difensive.

“Bancarotta riparata”: l’onere di dimostrare la condotta resipiscente dell’amministratore rispetto ai fatti distrattivi grava sulla difesa dell’imputato

Integra il delitto di bancarotta fraudolenta documentale la condotta di simulazione dell’esistenza di rimanenze di magazzino celata dalla irregolare tenuta delle scritture contabili

Bancarotta per distrazione e misure custodiali: per il pericolo di recidiva va valutato il tempo trascorso dal momento di realizzazione del fatto illecito e non quello intercorso dalla sentenza dichiarativa di fallimento

Bancarotta fraudolenta documentale: per la configurazione del reato fallimentare risultano equivalenti le condotte di mancata consegna ovvero di sottrazione o distruzione delle scritture contabili o di omessa tenuta delle medesime

E’ sempre responsabile di bancarotta fraudolenta documentale la “testa di legno” che sottrae o omette la tenuta delle scritture contabili

Bancarotta fraudolenta documentale e sottrazione o distruzione di documenti contabili: la contestazione del reato fallimentare e del delitto tributario nel simultaneus processus non viola il principio del ne bis in idem

Bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione: integra condotta distrattiva la conclusione di un contratto di sale and lease back con pagamento parziale del prezzo mediante compensazione di un debito inesistente se ciò produce un effetto depauperativo sul patrimonio della fallita

Possono rispondere di bancarotta semplice documentale e non di quella fraudolenta contestata i componenti del CDA se risultano estranei alla gestione dell’attività di impresa perché meri operai impiegati nell’attività lavorativa

Bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione e dissipazione: la Suprema Corte fa il punto sulla responsabilità dell’amministratore di diritto della società

Reati fallimentari e sequestro di prevenzione: solo in caso di stato di bisogno e di assenza di mezzi di sussistenza il Giudice delegato può assegnare l’immobile di proprietà sequestrato al proposto alla misura ablatoria

Risponde sempre di bancarotta fraudolenta documentale l’amministratore della società anche se il Tribunale ha nominato l’amministratore giudiziario dei beni dell’impresa ex D.lgs. 159/2011

Bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione: il recupero dei beni distratti a seguito di azione revocatoria non incide sulla configurazione del reato fallimentare

Reati fallimentari e principio di correlazione tra imputazione e sentenza: la riqualificazione del fatto di bancarotta preferenziale come bancarotta fraudolenta patrimoniale in assenza di specifica contestazione pregiudica il diritto di difesa

Reati fallimentari: non è ravvisabile la continuazione tra bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice per la diversità dell’elemento psicologico del reato

Reati fallimentari: il pagamento preferenziale rispetto all’Erario di fornitori e dipendenti della società non vale di per sé ad integrare il delitto di bancarotta fraudolenta preferenziale

Bancarotta fraudolenta e custodia in carcere: la Suprema Corte conferma la più afflittiva misura cautelare personale valutando negativamente la personalità dell’imprenditore per la sussistenza del pericolo attuale di reiterazione del reato

Bancarotta fraudolenta e gruppo di società: la Cassazione annulla la sentenza impugnata se la Corte di appello non ha espresso le ragioni che escludono l’esistenza di vantaggi compensativi per il gruppo di società

La Suprema Corte conferma l’orientamento secondo il quale la circostanza aggravante speciale del danno di rilevante gravità è applicabile anche alla bancarotta impropria

Nelle operazioni infragruppo per escludere la bancarotta fraudolenta per distrazione è onere dell’imputato dimostrare i vantaggi compensativi del gruppo di imprese che devono elidere e compensare gli effetti negativi subiti dai creditori della fallita

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: non costituisce distrazione la percezione da parte del socio di somme di denaro a titolo di compenso per la prestazione professionale svolta a favore della società fallita

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: configura distrazione la stipulazione di un contratto estimatorio avente ad oggetto le giacenze di magazzino, in caso di mancata indicazione del valore dei beni e del prezzo da corrispondere

Reati tributari e pene accessorie: la durata delle pene accessorie deve essere determinata in concreto dal giudice secondo i criteri dell’art. 133 c.p.

Dichiarazione di fallimento e sequestro preventivo del profitto del reato tributario: la procedura concorsuale intervenuta prima della disposizione della misura cautelare non ne preclude l’esecuzione

Bancarotta post-fallimentare: il reato si configura in caso di conseguimento da parte del fallito di guadagni eccedenti i limiti previsti dal Giudice delegato ovvero determinati incidentalmente dal Giudice penale

Bancarotta fraudolenta patrimoniale infragruppo: per escludere il reato fallimentare l’operazione finanziaria deve essere giustificata da vantaggi compensativi ed assicurare la conservazione della garanzia del credito

Il punto della Cassazione sulla bancarotta fraudolenta patrimoniale per dissipazione e la causazione del fallimento per effetto di operazioni dolose

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: la Suprema Corte conferma la estraneità alla struttura del reato del nesso causale tra condotta distrattiva e stato di insolvenza dell’impresa

Bancarotta fraudolenta documentale: la sussistenza del dolo specifico in capo all’agente non coincide con la mera scomparsa dei libri contabili

La mancata riscossione dei crediti da parte dell’imprenditore costituisce condotta di bancarotta fraudolenta patrimoniale per depauperamento

Bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione: non è necessario accertare il nesso causale tra la condotta distrattiva e il dissesto dell’impresa risultando sufficiente che l’agente abbia cagionato volontariamente il depauperamento del patrimonio sociale dell’impresa.

Bancarotta fraudolenta documentale per occultamento: per la condanna del prestanome è sempre richiesta la prova del dolo specifico

E’ nulla la sentenza di appello se la bancarotta fraudolenta viene affermata in assenza della prova dei beni distratti all’attivo fallimentare

Bancarotta fraudolenta documentale: il mancato reperimento di scritture contabili risalenti nel tempo non integra il reato fallimentare in mancanza di prova del dolo specifico

Non è configurabile la bancarotta fraudolenta per distrazione o occultamento nella condotta di storno dall’attivo di poste contabili creditorie e di trasferimento delle stesse nel conto sopravvenienze passive

Integrano il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale impropria le iniziative economiche astrattamente legittime ma dolosamente pregiudizievoli per il ceto creditorio

Bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione: la Suprema Corte fa il punto sugli “indici di fraudolenza” che devono connotare l’azione illecita dell’agente

Bancarotta fraudolenta patrimoniale e contratto di leasing: integra condotta distrattiva la manomissione del bene pervenuto nella disponibilità dell’impresa con pregiudizio per la curatela fallimentare

E’ configurabile la causa di giustificazione dello stato di necessità se i fatti di bancarotta contestati sono collegati all’estorsione con metodo mafioso subita dall’amministratore della società fallita.

Bancarotta fraudolenta: l’operazione di fusione per unione tra società costituisce condotta distrattiva solo se viene dimostrato con giudizio “ex ante” l’effetto depressivo sul patrimonio della società fallita.

Reati fallimentare: è la finalità di arrecare danno ai creditori l’unico discrimine tra la bancarotta fraudolenta documentale e quella semplice quando è contestata la condotta di omessa tenuta dei libri contabili.

Per escludere il dolo richiesto nella bancarotta fraudolenta documentale non è sufficiente dichiarare lo smarrimento delle scritture contabili.

Per la Cassazione la disciplina introdotta dal d.lgs.14/2019 e non ancora in vigore non comporta alcun effetto abrogativo della norme incriminatrici previste nella legge fallimentare.

Bancarotta e pene accessorie: la Cassazione rimette al Giudice dell’Esecuzione la rideterminazione della loro durata che va adeguata alla gravità del caso concreto.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: è illegittima presunzione di distrazione bei beni aziendali se il passivo fallimentare è costituito prevalentemente da debiti verso l’Erario.

Bancarotta ed altri reati fallimentari: la rassegna della giurisprudenza di legittimità aggiornata al mese di gennaio 2020.

L’adesione della società al regime fiscale semplificato non mitiga la responsabilità per bancarotta fraudolenta documentale.

Relazione ex art. 33 L.F.: la Cassazione fissa il perimetro della responsabilità per falso ideologico del Curatore fallimentare.

È autoriciclaggio il reimpiego del profitto del reato derivante da reati fallimentari realizzato mediante il trasferimento di risorse dalla società decotta ad altre persone giuridiche.

Il contratto di affitto azienda realizzato con finalità distrattive integra la bancarotta fraudolenta patrimoniale.

Legittimo il sequestro preventivo dei beni intestati fittiziamente ai familiari senza necessità di provarne il collegamento con il profitto ricavato dalla bancarotta e dal riciclaggio.

La distrazione di somme dal patrimonio sociale integra il reato di riciclaggio anche se la disposizione patrimoniale estranea agli scopi sociali interviene prima della dichiarazione di fallimento.

E’ legittimo il sequestro per equivalente eseguito sul patrimonio dell’indagato se i beni sociali non garantiscono il debito verso l’Erario perché assoggettati alla procedura fallimentare.

Sussiste il reato di bancarotta fraudolenta documentale se le scritture contabili sono consegnate al commercialista e non dall’amministratore subentrante.

Se fallisce la società l’avvenuta restituzione ai soci di somme da loro versate a titolo di mutuo integra l’ipotesi di bancarotta preferenziale e non quella di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio: è legittima la custodia in carcere disposta nei confronti dell’indagato per i fatti di distrazione e l’occultamento delle scritture contabili della fallita.

Sezioni Unite Penali: il curatore è legittimato ad impugnare il provvedimento che dispone il sequestro preventivo dei beni della società fallita anche se disposto prima della sentenza dichiarativa del fallimento.

Bancarotta semplice documentale: la delega al commercialista non esclude la responsabilità dell’imprenditore per l’irregolare tenuta delle scritture e dei libri contabili.

Bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio: il trasferimento dell’azienda oggetto di distrazione fallimentare a favore di un’altra società costituita ad hoc non integra la condotta punibile ai sensi dell’art. 648 ter cod. pen.

Sempre responsabile l’amministratore di diritto per i fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale che non adempie coscientemente ai doveri di vigilanza.

Nel reato di bancarotta fraudolenta documentale se contestata la condotta di sottrazione, distruzione od omessa tenuta delle altre scritture contabili per la condanna dell’imputato serve la prova del dolo specifico.

La gestione di un’azienda distratta dal patrimonio di una società fallita configura i reati di bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio.

Il curatore fallimentare può sempre impugnare il provvedimento di sequestro preventivo disposto sui beni dell’impresa fallita quando la misura cautelare è successiva al fallimento

Risponde di bancarotta fraudolenta patrimoniale l’extraneus che concorre a distrarre il patrimonio della società in danno del ceto creditorio avendo la consapevolezza della qualità di imprenditore in capo al fallito.

Il reato di ricorso abusivo al credito contestato al fallito assorbe il reato di truffa per il criterio di specialità

La presentazione dell’istanza di ammissione al concordato preventivo prima della scadenza del termine per il versamento delle ritenute certificate esclude la configurabilità del reato tributario.

La sola carica formale di amministratore di diritto non è sufficiente a dimostrare la sussistenza dell’elemento psicologico nella bancarotta fraudolenta documentale.

Il curatore fallimentare è legittimato a proporre querela per furto dei beni facenti parte della massa fallimentare.

Bancarotta fraudolenta documentale: per la condanna dell’amministratore di diritto occorre la prova della consapevolezza di quanto compiuto dal dominus occulto

Bancarotta fraudolenta per dissipazione: è nulla la sentenza di secondo grado che non si confronta criticamente con gli specifici motivi di appello.

Bancarotta fraudolenta documentale: è nulla per vizio di motivazione la sentenza di appello che non argomenta adeguatamente sul dolo specifico richiesto per la condotta contestata.

Sezioni Unite Penali: depositata la sentenza che ha rimesso alla discrezionalità del giudice di merito la durata delle pene accessorie nei reati fallimentari.

Reati fallimentari: è sottratta alla disponibilità delle parti la determinazione della durata delle pene accessorie previste dall’art. 216 R.D. 267/1942

Bancarotta fraudolenta documentale: va annullata la pronuncia di merito che afferma la responsabilità dell’imputato senza specifica motivazione sull’elemento psicologico del reato

Le condotte depauperative del patrimonio sociale in favore di un creditore non integrano la bancarotta preferenziale quando l’atto dispositivo è finalizzato ad evitare il fallimento della società

Procedure concorsuali e misure cautelari reali per reati fiscali: saranno le Sezioni Unite a decidere sulla legittimazione del curatore fallimentare ad impugnare il decreto di sequestro preventivo

Dietrofront della Cassazione sulla punibilità del liquidatore per omesso versamento dell’Iva: il mancato pagamento dell’imposta autoliquidata dal precedente amministratore integra il reato solo se vi sia prova della distrazione delle somme da destinare alle imposte per scopi differenti.

Bancarotta patrimoniale fraudolenta e misura custodiale: la Cassazione annulla gli arresti domiciliari perché nell’ordinanza cautelare non è dimostrato il pericolo concreto ed attuale di recidiva di reati della stessa indole.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: per escludere la punibilità per le operazioni distrattive infragruppo l’imputato deve provare il vantaggio economico conseguito dalla holding con funzione compensativa rispetto al patrimonio della società depauperata

La cassazione definisce ratio ed ambito applicativo dell’aggravante speciale di cui all’art 219 r. d. n. 267/42 prevista per la ricorrenza di più fatti di bancarotta.

Bancarotta fraudolenta documentale: la cassazione annulla la sentenza di merito che denega l’attenuante della particolare tenuità del fatto senza motivare sul danno alla massa attiva del fallimento

La sentenza dichiarativa di fallimento e l’acquisizione dei beni della società alla massa attiva della procedura concorsuale è ostativa alla esecuzione del sequestro preventivo disposto dal G.i.p. per i reati tributari commessi dall’amministratore

Il curatore fallimentare è legittimato ad impugnare il provvedimento che dispone il sequestro preventivo dei beni della società fallita per i reati tributari commessi dall’amministratore prima del fallimento.

La prova della consumazione del delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale non discende automaticamente dai dati ricavabili dalle scritture contabili

Bancarotta fraudolenta documentale: l’amministratore uscente può essere condannato solo se viene provato lo svolgimento di funzioni gestorie dopo la cessazione della carica

Reati fallimentari: per il sequestro preventivo delle quote della società di comodo è necessaria la prova indiziaria del rapporto strumentale tra la distrazione e la res sequestrata

Bancarotta fraudolenta: il giudice non può presumere la distrazione del patrimonio sociale dalle irregolarità nella tenuta delle scritture contabili omettendo di valutare le prove offerte a discarico

Solo il collegamento strumentale tra reato fallimentare e cosa sequestrata rende legittimo il provvedimento ablatorio disposto in danno della società “di comodo”.

Sussiste bancarotta fraudolenta per distrazione per l’amministratore di una società che ne finanzia altre del gruppo in danno dei propri creditori.

Reati fallimentari: la rassegna della giurisprudenza di legittimità aggiornata al febbraio 2019.

Bancarotta fraudolenta documentale: per la condanna dell’amministratore di diritto è necessaria un’indagine specifica sull’atteggiamento psicologico

Bancarotta fraudolenta per distrazione: per la prova della condotta materiale e del dolo è sufficiente il cosciente depauperamento dell’impresa.

Risponde di bancarotta preferenziale il socio che preleva somme dal conto della società al fine di reintegrare un precedente versamento erogato a titolo di mutuo

Fallimento della società e misure cautelari reali: il profitto del reato derivante dall’omesso versamento Iva è sempre sequestrabile anche se già assegnato ai creditori con il piano di riparto esecutivo

Bancarotta preferenziale: il sequestro preventivo finalizzato alla confisca facoltativa dei conti correnti della società è ammissibile solo se sussiste un pericolo di sottrazione o dispersione della garanzia patrimoniale

Nullo il sequestro preventivo delle quote sociali della “società di comodo” se non è adeguatamente motivato il necessario collegamento strumentale dei beni ceduti con il patrimonio della società fallita

Bancarotta fraudolenta documentale: la mancata messa a disposizione della documentazione contabile integra il dolo richiesta dalla norma incriminatrice

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: per la cassazione la prova della distrazione o dell’occultamento delle somme non può essere desunta dalle mere annotazioni nelle scritture contabili.

Bancarotta fraudolenta per distrazione: per poter sequestrare la liquidità nella disponibilità del legale rappresentante della società occorre provare la natura di profitto del reato

Annullabile l’ordinanza custodiale emessa per bancarotta fraudolenta documentale se nella incolpazione provvisoria manca la precisazione della condotta antigiuridica

L’amministratore di diritto risponde di bancarotta fraudolenta patrimoniale solo se è dimostrato che gli atti di distrazione ricadono nel periodo della sua gestione

Bancarotta semplice: sussiste responsabilità penale solo se c’è colpa grave nella condotta di aggravamento del dissesto

Bancarotta fraudolenta impropria: la Cassazione annulla la sentenza di merito che non motiva sul rapporto causale tra operazioni dolose e fallimento della società.

Bancarotta fraudolenta: assolto in cassazione il commercialista condannato nel doppio grado di merito se l’attività professionale svolta non ha alcun legame con le attività distrattive

Bancarotta fraudolenta per distrazione per l’imprenditore che effettua investimenti contrari alla ragionevolezza imprenditoriale

Bancarotta semplice:per la Cassazione la durata della pena accessoria dell’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale va commisurata alla durata della pena principale

Condannato per bancarotta fraudolenta il membro del collegio sindacale che omette di controllare l’attività gestoria degli amministratori e di segnalare le irregolarità riscontrate all’Autorità giudiziaria

Reati fallimentari: la condotta di ipervalutazione dei beni societari in sede di ammissione al concordato preventivo integra la fattispecie dell’art. 236 L. Fall. solo se è l’imprenditore il soggetto attivo del reato

Anche il direttore generale risponde del reato di bancarotta fraudolenta per gli illeciti commessi durante l’attività di gestione della società

Bancarotta fraudolenta: per la Cassazione la sentenza dichiarativa di fallimento è elemento costitutivo della fattispecie e non condizione obiettiva di punibilità

Bancarotta fraudolenta per distrazione ed elemento psicologico del reato: la Cassazione distingue la figura della c.d. “testa di legno” da quella dell’amministratore di diritto che collabora consapevolmente con l’amministratore di fatto.

Risponde di bancarotta semplice documentale il liquidatore che colposamente non si attiva per la regolare tenuta delle scritture contabili

Collegio sindacale ed omesso controllo: legittima la misura interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: la cassazione fa il punto sull’aggravante della natura transnazionale del delitto.

La sentenza di assoluzione per l’appropriazione indebita di somme da parte dell’amministratore di fatto esclude la bancarotta fraudolenta per distrazione.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: per la prova del dolo è sufficiente la illegittima destinazione impressa al patrimonio sociale.

Sussiste il reato di bancarotta impropria se il fallimento deriva da evasione fiscale e contributiva.

Bancarotta fraudolenta: no alla misura cautelare in carcere se non c’è concretezza nel rischio di reiterazione del reato.

Sindaci responsabili di bancarotta fraudolenta impropria per l’omesso controllo sull’operato degli amministratori.

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: per la condanna dell’extraneus è sufficiente la prova del suo apporto causale e volontario alla depauperazione del patrimonio sociale.
