Diritto Penale Tributario
Lo Studio Legale Ramelli vanta una significativa esperienza in materia di diritto penale tributario la cui materia originariamente regolamentata dal D.Lgs. n.74/2000, ha subito negli ultimi 10 anni importanti modifiche a far data dalla Legge 14 settembre 2011, n. 214 (Decreto Monti), ad opera del D. Lgs. 24 settembre 2015 n.158 e più recentemente per effetto della Legge 19 dicembre 2019, n.157 con la quale è stata inasprita ulteriormente la cornice edittale delle più gravi fattispecie di reato, sono state introdotte alcune circostanze attenuanti per le ipotesi di minore gravità e l’istituto della confisca allargata ex art. 240 bis cod. pen., oltre all’inserimento di alcune fattispecie di delitti tributari nel novero dei reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti discendenti da reato (ex d.lgs n.231/2001), altro settore di competenza dello studio.
Per la complessità della materia che richiede preparazione ed esperienza specialistica l’attività professionale dello Studio Legale Ramelli viene svolta in sinergia con professionisti esperti della materia fiscale – tributaria, per poter approntare una più efficace difesa tecnica sia di merito, in ogni fase in cui si articola il procedimento penale, sia in quella cautelare, segnatamente di natura reale, considerata la sempre maggiore incidenza dei provvedimenti di sequestro preventivo emessi inaudita altera parte dal G.I.P. (su richiesta del PM) con ablazione del profitto del reato tributario sia in via diretta sul patrimonio sociale della persona giuridica (contribuente), sia, in caso di incapienza, per equivalente sui beni personali dell’amministratore e degli eventuali concorrenti nel reato.

Le singole fattispecie di reato
La prescrizione, i provvedimenti cautelari reali e le impugnazioni
Approfondimenti

E’ illegittima la confisca per equivalente del patrimonio del legale rappresentante della società se nella fase esecutiva viene provato l’avvenuto pagamento del debito tributario da parte dell’Ente.

Reati tributari: è pienamente utilizzabile la testimonianza del finanziare che riferisce delle dichiarazioni ricevute nel corso dell’inchiesta amministrativa.

La Cassazione conferma la linea dura sulla confisca indiscriminata degli immobili per il recupero del profitto del reato tributario.

Il pagamento rateale del debito tributario vale ad annullare il sequestro preventivo sui beni dell’indagato.

Reati tributari: probabile rimessione alle Sezioni Unite Civili della questione relativa alla rilevanza del giudicato penale assolutorio nel processo tributario.

Art.8 d.lgs. n.74/2000: per la configurabilità del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti è necessario che il documento fiscale venga trasmesso al destinatario.

Frode carosello e processo fiscale: la Cassazione mette i paletti all’estensione della valenza probatoria della decisione assolutoria del giudice penale sui medesimi fatti esaminati dal giudice tributario.

Il reato di occultamento dei documenti contabili può essere dimostrato anche con il rinvenimento delle fatture presso i clienti.

Reati tributari: la irregolarità formale della fattura per operazioni inesistenti utilizzata per abbattere l’imponibile non fa venire meno la frode fiscale.

Reati tributari: il giudice che applica la pena “patteggiata” deve sempre disporre la confisca del profitto corrispondente all’illecito risparmio di imposta.

Annullata la sentenza che non applica la causa di non punibilità della tenuità del fatto quando è minimo lo scostamento dalla soglia di punibilità.

Reati tributari: il delitto punito dall’art.11 d.lgs. n.74/2000 si applica anche al sostituto di imposta.

La Cassazione annulla la condanna per dichiarazione infedele se l’imputato ha dimostrato l’avvenuto pagamento del profitto del reato tributario ed il giudice di appello non ha apprezzato tale circostanza per l’applicabilità dell’art. 131 bis cod. pen.

Reati tributari: nessuna limitazione alla confisca per equivalente del profitto del reato eseguita sull’unico immobile dell’amministratore della società.

Reati tributari: la sospensione condizionale della pena non estende i suoi effetti alla confisca per equivalente disposta sul patrimonio personale dell’imputato.

E’ legittimo il sequestro preventivo del patrimonio personale del commercialista che opera le indebite compensazioni per i propri clienti

La Cassazione annulla il sequestro probatorio di Bitcoin eseguito nei confronti del contribuente infedele per il profitto del reato tributario.

Il prestanome della società cooperativa risponde del delitto di indebita compensazione per avere accettato la carica gestoria senza esercitare alcun potere di controllo.

La compensazione del debito iva con il credito fiscale vantato dal contribuente verso l’Erario non integra la causa di non punibilità ex art.13 d.lgs n.74/2000.

Dichiarazione infedele per il liquidatore della società che presenta la dichiarazione fiscale senza controllare la veridicità delle poste contabili.

Frode fiscale per l’imprenditore che abbatte l’imponibile fiscale utilizzando fatture riferite ad un contratto di appalto di servizi fittizio.

Nel reato di omesso versamento IVA la sospensione condizionale della pena può essere subordinata al pagamento del debito fiscale anche in assenza di costituzione di parte civile dell’Agenzia delle Entrate.

Nella frode fiscale il dolo specifico di evasione deve essere sempre provato in giudizio anche se le fatture sono oggettivamente inesistenti.

Per la prova del reato di indebita compensazione non è necessaria l’acquisizione degli F/24 del contribuente.

Condannato per evasione fiscale il chirurgo estetico che non versa l’Iva sui compensi ricevuti per le prestazioni non finalizzate a riabilitazione e cura del paziente.

Art.10 d.lgs.n.74/2000: la difesa che intende provare la distruzione e non l’occultamento delle scritture contabili deve assolvere il relativo onere nel corso del processo.

Indebita compensazione: legittimo il sequestro della liquidità del prestanome che non dimostra l’impossibilità di controllare la gestione della società.

Reati tributari: la Cassazione traccia la differenza tra la frode fiscale e la dichiarazione infedele.

Reati tributari: è sempre utilizzabile nei confronti del consulente fiscale la documentazione spontaneamente consegnata alla G.D.F..

Reati tributari: il bagaglio tecnico del commercialista depone negativamente per la revoca degli arresti domiciliari.

Reati tributari: è sempre utilizzabile nei confronti del consulente fiscale la documentazione spontaneamente consegnata alla G.D.F..

Frode fiscale: sempre vietato il patteggiamento se il debito tributario non risulta estinto dal contribuente.

La data di consumazione della frode fiscale ai fini del calcolo della prescrizione coincide con quella di effettiva presentazione della dichiarazione fiscale fraudolenta.

Omessa dichiarazione dei redditi: la Cassazione annulla la sentenza che condanna il socio della società di capitali.

Nessuna rilevanza può essere riconosciuta alla crisi di impresa per escludere la frode fiscale.

Occultamento della contabilità: il pagamento del debito tributario non dà accesso alla causa di non punibilità del fatto tenue.

Nel reato di sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte il superamento della soglia di punibilità deve essere valutato rispetto all’ammontare del debito tributario.

Il mero affidamento della contabilità al commercialista non salva il contribuente dal reato di omessa dichiarazione.

La cassazione annulla la sentenza di condanna per frode fiscale perché omessa la confisca obbligatoria del profitto del reato tributario.

Nel delitto di indebita compensazione il superamento della soglia di punibilità va verificato rispetto all’importo dei crediti inesistenti.

Omesso versamento IVA: la Cassazione apre ad esiti assolutori in caso di comprovata crisi di liquidità per effetto del d.lgs. n.87/2024.

Il delitto di occultamento delle scritture si configura anche se la Guardia di Finanza ricostruisce autonomamente la contabilità dell’impresa verificata.

Reati tributari: l’adempimento parziale del piano di rateizzo concordato con l’A.D.E. non è sufficiente ad escludere la rilevanza penale della condotta di omessa dichiarazione.

La falsità oggettiva o soggettiva della fattura emessa integra sempre lo stesso reato punito dall’art.8 d.lgs. n.74/2000.

Indebita compensazione: solo la stabile organizzazione tra gli indagati consente di ritenere integrato anche il delitto associativo.

Esclusa la frode fiscale se il prezzo di vendita dei beni effettivamente corrisposto non corrisponde a quello di mercato.

Reati tributari: l’inutilizzabilità del PVC deve essere specificamente dedotta in riferimento alla violazione del codice di rito penale.

La scelta di dare priorità al pagamento degli stipendi rispetto al debito verso l’Erario non salva l’imprenditore dalla condanna per omesso versamento dell’Iva

Per i reati tributari di omesso versamento Iva e delle ritenute certificate la competenza per territorio va individuata nel Tribunale del luogo di accertamento del reato.

Il piano di rateizzo del debito tributario non esclude il dolo di evasione del reato di omesso versamento dell’IVA.

Sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte per il contribuente che segrega nello shame trust il patrimonio immobiliare.

L’indebita compensazione si configura anche quando il modello F/24 genera solo un credito del contribuente verso l’Erario

Dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione per il commercialista che appone il visto “leggero” di conformità omettendo la verifica sostanziale sulla regolarità delle fatture di acquisto.

Reati tributari: la Cassazione definisce natura e perimetro applicativo della speciale causa di punibilità introdotta dall’art. 23 d.l. 34/2023.

Reati tributari: la mancata motivazione del GIP sul periculum in mora determina irrimediabilmente l’annullamento del decreto di sequestro preventivo.

Reati tributari: la cassazione pone a carico del giudice l’obbligo della motivazione anche quando la confisca è obbligatoria per legge.

Omesso versamento IVA: è legittima la decisione del giudice che subordina la pena sospesa al pagamento dell’imposta indiretta se la difesa non dimostra l’indigenza dell’imputato.

Commette anche il reato tributario di omessa dichiarazione l’amministrazione che si appropria indebitamente delle somme versate dai condomini.

Continua il contrasto giurisprudenziale sull’accesso al “patteggiamento” per il reato tributario di omesso versamento quando non risulta pagato il debito tributario.

Art.11d.lgs. n.74/2000: prescritto il reato ed annullato il sequestro preventivo di un immobile alienato fittiziamente nonostante l’autore del reato continui a goderne come conduttore.

Reati tributari, sequestro preventivo e dichiarazione di insolvenza: confermata la linea dettata dalle Sezioni Unite della prevalenza del sequestro penale sugli interessi dei creditori della procedura.

Ricorre l’aggravante dell’interesse pubblico anche se l’accesso abusivo al sistema informatico avviene ad opera del soggetto che non presta più servizio presso l’Ufficio Tributi.

Reati tributari: il contenuto del processo verbale di constatazione è sempre utilizzabile nei confronti dell’imputato che non eccepisce il vizio di rito.

La Cassazione apre spazi difensivi per il reato di omessa dichiarazione quando l’adempimento dei dichiarativi fiscali è stato affidato al commercialista.

Reati tributari: il sequestro preventivo dell’autovettura e della liquidità dell’indagato è legittimo solo se viene motivata l’urgenza cautelare anticipatoria della confisca.

Reati tributari: è illegittima la confisca se nella quantificazione del profitto del reato viene calcolato anche l’importo dell’Irap.

Il termine di prescrizione del reato di omessa dichiarazione inizia a decorrere dal novantunesimo giorno successivo alla data stabilita per la sua presentazione.

Per il reato tributario di indebita compensazione la competenza territoriale a giudicare spetta al Tribunale ove è stato eseguito l’ultimo F/24.

Il principio del doppio binario rende irrilevante l’eventuale inerzia dell’Agenzia delle Entrate per il recupero del credito tributario.

Reati tributari: l’accertamento con adesione non ha valore probatorio di confessione in sede penale.

Reati tributari: le cause di non punibilità e le attenuanti riconoscibili nel giudizio penale al contribuente che si adopera per la eliminazione del danno fiscale.

Nessun esonero di responsabilità penale per il commissario liquidatore della società che non versa l’Iva dovuta a prescindere dalla data di assunzione della carica.

Ribadito il principio di diritto che ritiene assoggettabile a sequestro preventivo diretto tutte le somme accreditate sul conto della società anche dopo l’illecito tributario.

Legittima la condanna penale per il delitto di omessa dichiarazione fondata sullo “spesometro” soprattutto se corroborato dalla acquisizione delle fatture presso i rispettivi destinatari.

L’accordo conciliativo tra la società che beneficia dell’illecito tributario e l’Agenzia delle Entrate non fa venire meno il presupposto del sequestro per equivalente sul patrimonio personale dell’indagato.

Reati tributari: il pagamento del debito tributario da parte della società che emette fatture per operazioni inesistenti non salva dalla confisca la società che utilizza i medesimi documenti fiscali.

Integra il reato di sottrazione fraudolenta dalle imposte anche il prelievo di somme dal conto della società destinato a scopi personali.

Il difensore della società che impugna il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca deve munirsi di procura speciale a pena di inammissibilità.

Reati tributari: è legittimo il sequestro preventivo dell’immobile di proprietà della figlia dell’indagato che vi abita e si è adoperato per il suo acquisto.

Reati tributari: annullato il decreto di sequestro preventivo del Gip se nel provvedimento manca ogni riferimento al periculum in mora.

Per la configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte è necessario che il bene conferito nel fondo patrimoniale sia pignorabile ai sensi dell’art.170 cod. civ.

Il reato tributario di indebita compensazione si consuma con la presentazione dell’ultimo F/24 dell’anno di imposta interessato

La produzione in giudizio da parte del PM dei modelli 770 presentati dal contribuente non basta a provare il reato di omesso versamento delle ritenute certificate.

Il valore dell’imposta evasa ed il dolo nel reato di omessa dichiarazione devono formare oggetto di specifico accertamento da parte del giudice penale.

Inapplicabile l’art.9 d.lgs. n.74/2000 quando la medesima persona procede in proprio sia all’emissione delle fatture per operazioni inesistenti sia alla loro successiva utilizzazione.

Reati tributari: la prescrizione salva l’imputato dalla confisca per equivalente sul proprio patrimonio personale se il reato risulta commesso prima del 31 gennaio 2019.

Reati tributari: la cassazione promuove l’orientamento che ritiene legittima la confisca per equivalente dell’intero profitto del reato sul patrimonio di uno solo dei coimputati.

L’attività di inserimento in contabilità delle false fatture vale a qualificare il soggetto come amministratore di fatto.

La tesi dell’affidamento degli adempimenti fiscali al commercialista non salva il contribuente dalla condanna per omessa dichiarazione.

L’amministratore di diritto della società è responsabile del delitto di omessa dichiarazione in quanto obbligato “ex lege” a presentare la dichiarazione fiscale.

Il dolo del reato di omessa dichiarazione sussiste anche per il contribuente che si limita ad effettuare la comunicazione Iva senza poi presentare la dichiarazione.

Depositata la sentenza delle Sezioni Unite Penali che considera legittimo il sequestro preventivo per reati tributari sui beni della società fallita.

La Cassazione conferma l’inapplicabilità della compensazione legale ai reati tributari.

La rilevante entità del debito tributario costituisce elemento ostativo per la messa alla prova dell’imputato.

I bonifici ricevuti da un proprio conto corrente estero non dichiarato non costituiscono di per sé prova di evasione fiscale.

Il mancato incasso delle fatture non esclude il dolo del reato di omesso versamento Iva.

Nei reati tributari la responsabilità penale si estende a tutti gli amministratori componenti del CDA se non esiste specifica delega per gli adempimenti fiscali conferita al singolo componente.

È illegittimo il sequestro preventivo dei beni personali del commercialista che invia i modelli F/24 se non è dimostrata la sua consapevolezza circa l’inesistenza dei crediti compensati.

Si salva dalla condanna per omesso versamento Iva l’amministratore della società che per effetto del fallimento cessa dalla carica prima della scadenza del termine di versamento dell’imposta indiretta.

Bonus e reati tributari: è legittimo il duplice sequestro preventivo se il profitto derivante da indebita compensazione viene successivamente reimpiegato dall’indagato.

Negata la messa alla prova per il reato di omesso versamento Iva se l’impegno rateale assunto dall’imputato è incongruo rispetto al debito fiscale complessivo.

Si salva dalla condanna per dichiarazione fraudolenta il componente del CDA che non ha sottoscritto o presentato la dichiarazione fiscale.

Nei reati tributari il sequestro preventivo può essere eseguito indifferentemente e per intero sul patrimonio di ciascun indagato.

La Cassazione ritiene possibile il “patteggiamento” per il reato tributario di omesso versamento anche senza il pagamento del debito tributario.

Le Sezioni Unite Penali promuovono l’orientamento giurisprudenziale che non considera ostativa al sequestro preventivo l’acquisizione dei beni della società fallita alla procedura concorsuale.

Le fatture per operazioni inesistenti non costituiscono reddito imponibile per contestare il reato tributario di omessa dichiarazione al medesimo contribuente.

Il pagamento del debito fiscale successivo alla commissione del reato tributario può condurre ad una assoluzione per tenuità del fatto anche a dibattimento aperto.

La confisca per equivalente nei delitti tributari può colpire indifferentemente il patrimonio di ciascuno degli imputati per l’intero importo del profitto del reato.

La Cassazione annulla il decreto di sequestro probatorio disposto sulla liquidità dell’indagato se il reato tributario è solo ipotizzato ma in relazione allo stesso non sono specificate le finalità del mezzo di ricerca della prova.

Inammissibile il ricorso per cassazione della società che ha subito il sequestro preventivo per reati tributari se il difensore è privo di procura speciale.

Dichiarazione infedele: la prova del dolo specifico del reato tributario è ricavabile anche dall’entità degli elementi attivi sottratti all’imposizione tributaria.

Art.5 d.lgs. n.74/2000: l’amministratore di diritto concorre con quello di fatto nel delitto omessa dichiarazione se non ha impedito l’evento del reato tributario.

Reati tributari: va annullata la sentenza della Corte territoriale che dispone la confisca pari all’imposta evasa in assenza di appello del PM.

Nel reato di omesso versamento l’imputato può dimostrare che l’evasione è sotto la soglia di punibilità solo se fornisce prova certa dei costi non contabilizzati

Per la condanna del contribuente imputato del reato tributario di omesso versamento basta provare il dolo eventuale sul superamento della soglia di punibilità.

Dichiarazione infedele: la dimensione della società e la presenza di un management non escludono la responsabilità penale del legale rappresentante.

Reati tributari: legittima la confisca per equivalente sui beni dell’imputato se l’incapienza del patrimonio dell’impresa è ricavabile dai bilanci.

La mera iscrizione della notizia di reato non vale come criterio utile ad individuare la competenza per territorio nel reato di indebita compensazione.

La costituzione di un fondo patrimoniale finalizzato a paralizzare l’azione dell’Erario integra il reato di cui all’art.11 d.lgs. n.74/2000.

Emissione di fatture per operazioni inesistenti per l’imprenditore che dissimula l’intermediazione illecita di manodopera facendo figurare un appalto di servizi.

Il dolo di evasione del liquidatore di una società che non presenta la dichiarazione dei redditi è dimostrato anche dal successivo mancato pagamento delle imposte.

Non sussiste il reato di cui all’art. 10 bis d.lgs. n.74/2000 se nel processo non viene fornita la prova del rilascio delle certificazioni da parte del datore di lavoro.

Reati tributari: la rideterminazione in sede fiscale dell’imposta dovuta non riduce automaticamente la misura del profitto del reato ai fini della confisca.

Il reato di indebita compensazione si consuma comunque con la presentazione dell’F/24 anche se il debito risulta già iscritto al ruolo e quindi ancora dovuto dal contribuente.

Autoriciclaggio per l’indagata che nasconde una rilevante somma di denaro proveniente da reato nella cassetta di sicurezza intestata al fratello.

Commette il reato di dichiarazione infedele il contribuente che nella dichiarazione annuale IVA espone dei versamenti periodici inesistenti.

Le nuove cause di non punibilità per i reati tributari previsti dagli artt. 10 -bis, 10 -ter e 10 -quater d.lvo. n.74/2000 non ancora definiti in grado di appello.

Il reato tributario di occultamento delle scritture contabili è escluso solo se il fatturato può essere ricostruito in base alla documentazione conservata dall’imprenditore interessato.

Reati tributari: il terzo in buona fede cointestatario di un dossier titoli con l’indagato può rivendicare la restituzione dell’intero valore del portafoglio sequestrato.

Se il reato tributario è commesso prima della novella dell’art. 578 bis c.p.p. e si prescrive nelle more del processo all’imputato va restituito quanto sequestrato per equivalente.

Per condannare l’imputato del reato di omesso versamento delle ritenute certificate è necessaria la prova della loro consegna ai lavoratori da parte del datore di lavoro che ha operato quale sostituto di imposta.

Il reato tributario di dichiarazione infedele può essere commesso anche con la dichiarazione integrativa trasmessa per abbattere l’imponibile fiscale.

La Cassazione conferma l’irrilevanza della durata fissata dal piano di rateizzo per il pagamento dell’IVA rispetto al termine di apertura del dibattimento penale fissato per l’applicabilità della causa di non punibilità del reato tributario.

I vizi del procedimento tributario che accerta le imposte evase non si possono eccepire nel processo penale incardinato per i reati tributari riferiti ai medesimi fatti.

E’ illegittimo il sequestro preventivo di un’intera azienda se il giudice di merito non precisa le ragioni del vincolo in relazione all’esercizio dell’attività che si assume illecita.

Il costo del lavoro come elemento negativo del reddito di impresa può essere considerato dal giudice penale solo se fondato su prove certe.

Nessuna evasione di imposta può essere addebitata a chi eredita una quota di una società di persone se dal processo non emerge la prova dell’incasso della somma.

L’imprenditore che non sacrifica il patrimonio personale per pagare le tasse deve essere condannato per l’omesso versamento dell’IVA.

Le informazioni fiscali acquisite all’estero per scopi amministrativi possono essere utilizzate nel processo penale senza necessità di rogatoria.

La prescrizione del reato di indebita compensazione decorre dalla data di presentazione del modello F/24 e non dalla successiva dichiarazione annuale.

Per poter applicare la causa di non punibilità ai reati tributari dichiarativi è necessario che l’imputato adempia integralmente all’obbligazione fiscale prima di avere avuto conoscenza di procedimenti amministrativi o penali a suo carico.

E’ stata rimessa alla Sezioni Unite Penale la decisione sulla possibilità o meno di eseguire il sequestro preventivo per reati tributari sui beni entrati a far parte della procedura concorsuale.

Il sequestro preventivo disposto per il reato di cui all’art. 11 d.lgs. n.74/2000 deve essere commisurato al valore dell’azienda fittiziamente affittata ad altra società.

Nessuna rilevanza assume in sede processuale tributaria l’archiviazione intervenuta in sede penale per la “frode carosello”.

L’intervenuto fallimento della società salva dal reato di omesso versamento delle ritenute certificate l’imprenditore che ha cessato la carica prima della scadenza del termine per il versamento.

L’intervenuto fallimento della società salva dal reato di omesso versamento delle ritenute certificate l’imprenditore che ha cessato la carica prima della scadenza del termine per il versamento.

Reati tributari: tenere traccia della contabilità della società di famiglia sul proprio PC non costituisce atto gestorio dell’amministratore di fatto.

Anche la sovrafatturazione per soddisfare mere esigenze commerciali del cliente integra il dolo del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Il dolo nel reato di occultamento delle scritture contabili è dimostrato anche dal comportamento del contribuente che si sottrae ad ogni obbligo fiscale.

Anche per l’omesso versamento dell’Iva il giudice cautelare deve motivare sulla necessità di disporre il sequestro preventivo in previsione della eventuale e successiva confisca.

La prescrizione del reato tributario commesso prima dell’introduzione dell’art.578 bis c.p. determina la perdita di efficacia della confisca per equivalente.

La Cassazione detta la linea all’interprete chiamato a valutare la consumazione del reato di omesso versamento delle ritenute certificate dopo la sentenza della Consulta n.175/2022.

La prescrizione dei reati tributari decorre dal giorno della presentazione della dichiarazione fiscale fraudolenta e non dalla data del suo accertamento.

Il prestanome che interviene per la vendita dell’immobile di proprietà della società ha responsabilità penale per l’omesso versamento dell’imposta generata dalla plusvalenza.

E’ legittimo l’utilizzo da parte del Giudice penale delle presunzioni tributarie per affermare la responsabilità dell’evasore fiscale.

La Cassazione annulla la sentenza di appello di condanna per omessa dichiarazione che non considera le note di credito perché prive di vidimazione.

Per il superamento della soglia di punibilità nel reato di omessa dichiarazione vale il risultato dello spesometro integrato se non efficacemente contrastato dalla difesa dell’imputato.

Art.10 d.lgs. n.74/2000: la Cassazione torna a precisare come opera il diverso regime della decorrenza della prescrizione tra la condotta di occultamento e quella di distruzione delle scritture contabili.

Reati tributari: la Cassazione riconosce la qualità di amministrazione di fatto all’indagato anche in presenza di più dominus occulti e di amministratori di diritto che esercitano alcune le funzioni gestorie.

Via libera al sequestro preventivo eseguito per intero sul patrimonio di uno solo degli indagati per concorso in sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte.

La Cassazione annulla la sentenza di patteggiamento per reati fiscali che non dispone la sospensione della pena malgrado l’accordo tra le parti.

La dichiarazione di avvenuto pagamento del debito fiscale da parte dell’Amministrazione finanziaria dello Stato esclude la possibilità di mantenere in essere il sequestro preventivo per reati tributari.

L’appello cautelare con il quale si chiede la restituzione di somme impignorabili deve intendersi esteso anche a quelle accreditate dopo la sua esecuzione.

Confermata la linea garantista della Cassazione che esclude l’automatica responsabilità penale del prestanome per i reati contro il patrimonio commessi dall’amministratore di fatto della società.

Il dolo specifico nel reato di omessa dichiarazione non investe anche la soglia di punibilità prevista dall’art. 5 d.lgs. n.74/2000.

La procura speciale del terzo interessato che propone riesame è valida anche se priva di formule sacramentali.

Il dolo specifico del reato di omessa dichiarazione può essere provato anche dal successivo comportamento del contribuente che non paga le tasse dovute.

La Cassazione ritiene legittimo il sequestro impeditivo operato nei confronti di Poste Italiane s.p.a. per il “bonus facciate” relativo a crediti fondati su fatture per operazioni inesistenti

All’amministratore di diritto non possono essere ascritti i reati di riciclaggio ed autoriciclaggio commessi dal dominus occulto della società.

Il sequestro per equivalente disposto sul patrimonio dell’indagato per reati tributari trova l’unico limite nella intrinseca sequestrabilità dei beni oggetti di ablazione.

Prima applicazione da parte della Cassazione della declaratoria di illegittimità costituzionale per il reato di omesso versamento delle ricevute certificate

Condannato per occultamento dei documenti contabili l’imprenditore che si difende sostenendo di aver consegnato agli investigatori copia dei movimenti del conto corrente dai quali poter ricostruire il volume di affari.

E’ illegittimo il sequestro preventivo per reati tributari se non vengono esplicitate le ragioni del provvedimento cautelare anticipatorio della confisca

Confermato il sequestro per il reato di omessa dichiarazione in danno dell’indagato che non dimostra l’importo dei costi sostenuti per ridurre l’imposta dovuta.

Inapplicabile la tenuità del fatto per il reato di omessa dichiarazione se l’imputato risulta già condannato definitivamente per reati della stessa indole.

La Cassazione chiarisce la distinzione tra il reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e quello di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

L’intestazione fittizia di un immobile resta assorbita nel reato di riciclaggio se per l’acquisto del bene viene impiegata la liquidità di provenienza delittuosa.

Sequestro penale del conto corrente della beneficiaria del reddito di cittadinanza se l’autocertificazione presentata è mendace.

Togliere la liquidità dal conto corrente della società non integra di per sé la sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte.

Frode fiscale: non si applica la causa di non punibilità al socio della s.n.c. se il pagamento del debito tributario avviene dopo la conoscenza dell’inizio della indagini tributarie a carico della società

Reato di omessa dichiarazione: la Cassazione precisa il criterio da seguire nella determinazione dell’imposta evasa

La Cassazione definisce la nozione di amministratore di fatto nei reati tributari

Sospensione dall’attività professionale per la contabile non iscritta all’albo che agevola la commissione di reati fiscali.

La finalità di salvaguardare la forza lavoro non esclude la sussistenza del reato di omesso versamento dell’I.V.A.

Sussiste il reato di punito dall’art.10 d.lgs n.74/2000 anche se i ricavi relativi alle fatture occultate sono facilmente individuabili esaminando il conto corrente del contribuente.

Al creditore ipotecario di un immobile esecutato non spetta la legittimazione ad impugnare il sequestro preventivo eseguito sul bene per reati tributari.

Anche per la valutazione della continuazione con altri reati la frode fiscale si considera consumata con la presentazione della dichiarazione dei redditi.

La Cassazione annulla la sentenza di condanna del professionista per evasione fiscale fondata sulle presunzioni tributarie.

Anche per il profitto dei reati tributari deve essere motivata l’urgenza di procedere al sequestro preventivo dei beni in previsione della futura confisca.

La mera esistenza di una delega ad operare sul conto corrente del genitore dell’indagato non sempre ne legittima il sequestro preventivo.

Non evita la condanna l’imprenditore che omette il versamento IVA superando del 5% la soglia di punibilità.

Non è ipotizzabile la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per la cessione della nuda proprietà dell’unico immobile abitato dall’indagato non aggredibile dall’Erario

No al sequestro preventivo del conto corrente della società estranea all’indagine penale del quale l’imputato ha la delega per operare come amministratore.

Illegittimo il sequestro probatorio per autoriciclaggio se non sono almeno astrattamente individuati i reati tributari presupposti

La Corte Costituzionale riduce il perimetro punitivo del reato di omesso versamento delle ritenute certificate

L’imputato del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti non può patteggiare se non ha estinto il debito tributario

Alla condanna per reati tributari commessi a far data dal gennaio 2008 segue obbligatoriamente la confisca del profitto del reato

Se la società non è operativa è legittimo l’immediato sequestro per equivalente dei beni del legale rappresentante

La Cassazione torna a definire il novero dei professionisti che rispondono in forma aggravata di concorso nei reati tributari

Nel reato di omessa dichiarazione è onere della difesa dimostrare l’esistenza dei costi sostenuti dal contribuente per ridurre l’imponibile fiscale

Omessa dichiarazione: per il superamento della soglia di punibilità valgono anche i proventi illeciti

Art.10 ter d.lgs. n.74/2000: il regime di Iva per competenza obbliga l’impresa all’accantonamento dell’imposta indiretta

La condotta di occultamento delle scritture contabili è provata dal rinvenimento delle fatture presso i terzi destinatari dei documenti fiscali.

E’ sempre reato l’omesso versamento Iva superiore alla soglia di punibilità?

Il perimetro del profitto del reato nell’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Il punto della Cassazione sull’amministratore di fatto nei reati tributari.


Per evitare la condanna per frode fiscale non è sufficiente sostenere che la fattura in contestazione non sia stata pagata perché segue il regime fiscale per “competenza”.

Integra il reato di indebita percezione dei contributi Covid l’aver ottenuto i fondi senza la partita iva ed effettivo inizio dell’attività di impresa

La Cassazione conferma l’orientamento secondo il quale la competenza per territorio della frode fiscale spetta al giudice chiamato a decidere sull’antecedente reato di emissione delle fatture per operazioni inesistenti utilizzate in dichiarazione

La sospensione della pena non può essere subordinata al pagamento del profitto del reato tributario se nel processo non c’è stata costituzione di parte civile dell’Agenzia delle Entrate

Non evita la condanna per indebita compensazione l’imputato che sostiene la sua estraneità al reato per avere il commercialista presentato l’F/24 a sua insaputa

La rilevanza probatoria della sentenza penale assolutoria per reati fiscali nel processo tributario

Illegittimo il sequestro preventivo per il reato di sottrazione fraudolenta dalle imposte se manca il presupposto del debito della persona fisica

Non si salva dalla condanna per omessa dichiarazione dei redditi l’imprenditore che dimostra di aver inviato quella iva ex art.8-bis d.P.R. n. 322 del 1998

Annullata la sentenza di “patteggiamento” che non dispone la confisca del profitto del reato di emissione per fatture inesistenti

Nessuna nullità della sentenza di condanna per fatture soggettivamente inesistenti se nell’imputazione era stata contestata la oggettiva inesistenza della prestazione

Inammissibile il ricorso per cassazione del terzo interessato che contesta la legittimità del sequestro preventivo

Solo la delega conferita ad un solo consigliere per la gestione degli aspetti tributari della società può escludere la responsabilità penale di tutti i componenti del CDA

Annullata la sentenza di condanna per frode fiscale che aveva disposto la confisca del patrimonio del condannato senza aver prima escusso quello della società

Il terzo interessato dal sequestro preventivo può ricorrere per cassazione solo se conferisce al legale specifica procura speciale

Omessa dichiarazione: nella ricostruzione dell’imposta indiretta evasa il costo Iva richiede necessariamente la produzione in giudizio della fattura passiva

Illegittimo il sequestro preventivo per reati tributari eseguito sull’appartamento del coniuge dell’imputato solo perché conferito nel fondo patrimoniale

Nel reato di emissione di fatture per operazioni inesistente l’imputato va condannato se ha agito anche per finalità diverse rispetto al dolo di evasione

La Cassazione annulla la sentenza della Corte di appello che ritiene provato induttivamente il dolo specifico del reato di emissione per fatture inesistenti

La prescrizione del reato tributario di occultamento delle scritture contabili inizia a decorrere dalla conclusione della verifica compiuta dalla Guardia di Finanza.

E’ responsabile del delitto punito dall’art. 10 quater d.lgs74/2000 il professionista fiscale che prima di inviare gli F/24 non verifica la documentazione fornita dal cliente a supporto della compensazione fiscale

Il reato di omesso versamento IVA si può ritenere consumato solo se il superamento della soglia di punibilità di € 250.000 risulta nel rigo VL38.

La costituzione del fondo patrimoniale non impedisce l’esecuzione del sequestro per equivalente del profitto del reato tributario sull’immobile dell’indagato

Le Sezioni unite penali riconoscono la opponibilità al sequestro ed alla confisca penale per equivalente dei limiti civilistici previsti dall’art. 545 cod. proc. civ..

Non si configura l’art.5 d.lgs 74/2000 per il contribuente che invia la dichiarazione dei redditi con alcuni campi non compilati

La Cassazione annulla la pronuncia di appello sulla confisca dell’immobile donato dall’imputato ai figli

La competenza territoriale del Tribunale la frode fiscale si radica nel luogo ove ha sede legale la società contribuente

La Cassazione annulla la sentenza che non motiva adeguatamente sul dolo specifico della frode fiscale

Sono utilizzabili i file informatici fotografati dalla schermata del computer dell’indagato mediante installazione di malware.

La mancata riscossione dei pagamenti per inadempimento contrattuale dei clienti rientra nel rischio di impresa e non esclude il dolo del reato di omesso versamento dell’Iva

Dichiarazione fraudolenta e sequestro preventivo: il fumus commissi delicti non può ritenersi sussistente sulla sola base degli indizi di reato ricavabili dalle informative di Polizia giudiziaria

È inammissibile per tardività il ricorso per cassazione contro l’ordinanza che ha rigettato il riesame depositato presso la cancelleria di un ufficio giudiziario diverso da quello che ha emesso il provvedimento se l’impugnazione perviene al Tribunale territorialmente competente oltre il termine di quindici giorni

Non è ipotizzabile il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte quando viene cessata una ditta individuale facente capo ad un soggetto e negli stessi locali ove veniva esercitata l’attività di impresa inizia ad operare, con la stessa forza lavoro, una società unipersonale facente capo al coniuge dell’indagata

Ai fini dell’accertamento del superamento della soglia di punibilità del reato di dichiarazione infedele, con riferimento alle imposte dirette, devono essere considerati i costi realmente sostenuti.

La prescrizione dei reati tributari aggiornata alla Riforma CartabiaLa prescrizione dei reati tributari aggiornata alla Riforma Cartabia

Le esigenze del commercialista di ricevere i pagamenti dai clienti e di retribuire i propri collaboratori non rientrano tra quelle minime di vita che possono limitare l’esecuzione del sequestro preventivo sul conto corrente del professionista

E’ legittima la condanna del commercialista per frode fiscale anche se la sua compartecipazione psicologica al reato tributario si è realizzata a titolo di dolo eventuale

Risponde del reato tributario nella forma aggravata ex art. 13 bis d.lgs. 74/2000 il consulente aziendale che non risulta né abilitato, né iscritto all’albo professionale degli avvocati o dei dottori commercialisti.

Le singole fattispecie di reato previste e punite dal d.lgs. 74/2000 e successive modificazioni corredate con la rassegna di giurisprudenza di legittimità aggiornata al mese di gennaio 2022.

Reati tributari e misure cautelari reali: il sequestro preventivo delle somme di denaro rinvenute nel conto corrente della società va qualificato sempre come eseguito in forma diretta.

La transazione con il fallimento per il pagamento del debito tributario non osta alla confisca del profitto del reato di omesso versamento dell’IVA.

È ammesso il concorso formale tra i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta per distrazione.

E’ corretta la decisione che radica la competenza territoriale per il reato di omesso versamento dell’Iva nel luogo di accertamento del delitto tributario.

Risponde di concorso nel reato di indebita compensazione il consulente fiscale che agevoli l’omesso versamento dell’Iva da parte della società mediante la compensazione dell’imposta indiretta con crediti inesistenti.

Il reato di omessa dichiarazione si prescrive in 10 anni se la sua consumazione risale ad epoca successiva all’entrata in vigore della legge 14 settembre 2011 n.148.

Il delitto di indebita compensazione si consuma nel momento della presentazione dell’ultimo modello F24 relativo all’anno interessato

È possibile mantenere la confisca per equivalente del profitto del reato tributario in caso di proscioglimento dell’imputato per intervenuta prescrizione solo se l’illecito risulta commesso dopo l’entrata in vigore dell’art. 578 bis c.p.p.

La Cassazione conferma l’orientamento dominante secondo il quale reato di indebita compensazione si configura anche in ipotesi di compensazione tra crediti e debiti di imposte di natura eterogenea

E’ da annullare la sentenza di condanna per il reato di omessa dichiarazione se agli atti del fascicolo processuale non risulta acquisito l’avviso di accertamento contenente i criteri utilizzati per la determinazione dell’imposta evasa.

Concorre nel reato di indebita compensazione il presidente del collegio sindacale che esprime parere favorevole all’acquisto di un credito fiscale inesistente successivamente utilizzato dalla società a fini di compensazione

Ai fini della configurazione del reato di frode fiscale per fatture soggettivamente inesistenti è richiesta la consapevolezza in capo all’agente che il soggetto che ha emesso le fatture non ha versato l’Iva per la fornitura indicata nei documenti fiscali.

La Cassazione precisa quando il ripetuto invio di messaggi sms e wathsapp integra il reato di molestie punito dall’art. 660 cod. pen.

Emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti: ai fini dell’adozione della confisca, il profitto del reato conseguito dall’emittente va tenuto distinto da quello dell’utilizzatore.

Non integra la condotta di occultamento prevista e punita dall’art.10 D.lgs 74/2000 la mancata consegna delle scritture e dei documenti contabili alla Guardia di Finanza in sede di verifica

L’assoluzione in sede penale per frode fiscale agevola il contribuente in sede tributaria a contrastare efficacemente la richiesta dell’Agenzia delle Entrate di liquidazione di maggiori imposte.

La Cassazione disegna il perimetro della responsabilità penale degli amministratori di fatto e di diritto nel reato tributario di omessa dichiarazione.

Concorrono nel reato di frode fiscale i dipendenti dello studio commerciale che coadiuvano tecnicamente i clienti nella realizzazione del meccanismo fraudolento diretto ad evadere le imposte.

Per evitare la condanna per omesso versamento dell’IVA l’imprenditore non può invocare quale causa di forza maggiore l’intervenuta revoca del fido bancario.

La Cassazione annulla la sentenza di condanna per reati tributari che non dispone la confisca obbligatoria del profitto del reato

Effetti patrimoniali della confisca disposta per reati tributari: le somme già percepite dal condannato a titolo di pensione sono confiscabili nel limite del triplo dell’importo dell’assegno sociale.

La Cassazione conferma il più rigoroso orientamento secondo che ritiene consumato il reato di indebita compensazione anche nell’ipotesi in cui i crediti inesistenti non abbiano natura strettamente fiscale

La società proprietaria del natante bene attinto dal sequestro preventivo per reati fiscali ha interesse e legittimazione a proporre appello avverso la vendita all’asta del bene

I beni futuri possono essere attinti dal sequestro preventivo ma non dalla confisca, la quale deve avere ad oggetto beni esistenti al momento dell’adozione della misura

Il pagamento della fattura per operazioni soggettivamente inesistenti in favore del soggetto interposto nella frode fiscale non esclude il profitto del reato realizzato dalla società che si è avvalsa nelle dichiarazione dei redditi del documento fiscale

E’ viziata la motivazione della sentenza di condanna per dichiarazione indefele che non accerta la reale consistenza delle giacenze di magazzino valorizzando solo le risultanze delle scritture contabili.

La sentenza penale irrevocabile prodotta dalla parte fa stato nel giudizio tributario, potendo il Giudice rilevare d’ufficio l’eccezione di giudicato esterno.

Il limite dell’espropriazione dell’unico immobile di proprietà del contribuente non si applica in materia di sequestro preventivo del profitto del reato tributario.

Il Giudice dell’esecuzione penale deve ridurre l’importo sottoposto a confisca del profitto del reato tributario tenendo conto dei pagamenti del debito erariale eseguiti dal contribuente.

Reati tributari e sequestro preventivo: il coniuge che richiede la restituzione dei beni in sequestro deve fornire la prova rigorosa della qualità di terzo estraneo al reato e la sua capacità patrimoniale di acquistare i beni oggetto di ablazione.

La Cassazione annulla la sentenza di appello che non motiva sulla esistenza del dolo di evasione in capo all’amministratore della società che ha emesso un’unica fattura per operazioni inesistenti.

Omessa dichiarazione e superamento della soglia di punibilità: ai fini del calcolo dell’imposta evasa occorre considerare anche i costi non contabilizzati risultanti dagli atti processuali.

Società di persone e imposte sui redditi: l’ammontare dell’imposta evasa va calcolato con riferimento ai redditi dei singoli soci.

Nel reato di omessa dichiarazione ai fini della determinazione dell’imposta evasa e del superamento della soglia di punibilità rilevano anche i costi non contabilizzati che la difesa deve allegare e provare processualmente.

Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: concorre nel reato tributario il precedente amministratore che abbia contribuito a realizzare il meccanismo fraudolento alla base della falsa dichiarazione fiscale.

La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto è applicabile laddove l’ammontare dell’imposta non versata abbia uno scostamento minimo rispetto alla soglia di punibilità.

Il limite civilistico alla pignorabilità dell’unico immobile di proprietà del debitore non impedisce il sequestro preventivo disposto per i reati tributari.

La Cassazione promuove l’interpretazione più rigorosa in tema di responsabilità del liquidatore per reati fiscali di natura omissiva.

L’indagata per reati fiscali non è legittimata a richiedere la restituzione dell’orologio del marito assoggettato al sequestro preventivo.

Carente la prova del dolo a carico dell’imprenditore che non versa l’Iva a causa di insoluti pari al 40% del fatturato.

Non sussiste il reato di omesso versamento IVA se il contribuente non indica nella dichiarazione annuale una imposta indiretta superiore alla soglia di punibilità ancorché la stessa risulti accertata dall’Agenzia delle Entrate.

La Cassazione rigetta l’eccezione di concorso apparente di norme penali tra i reati indebita compensazione e di bancarotta fraudolenta patrimoniale.

Risponde di sottrazione al pagamento dell’accisa il Comandante della nave che al momento dell’ingresso nel porto nazionale ometta di nazionalizzare il carburante presente sul natante in regione di esenzione di accisa.

Frode fiscale e ne bis in idem: il divieto di nuovo giudizio sui medesimi fatti deve avere riguardo alla identità della dichiarazione fiscale e non alle fatture in contestazione.

Il curatore fallimentare è legittimato ad impugnare i provvedimenti in materia di misure cautelari reali solo se munito dell’autorizzazione ad hoc del Giudice delegato al fallimento.

L’iscrizione di ipoteche a favore di Equitalia sui beni oggetto di alienazioni simulate non incide sulla configurazione del delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

Racket e reati tributari: il beneficio della sospensione dei termini per gli adempimenti fiscali si applica esclusivamente alle attività economiche colpite dalle condotte di estorsione e usura.

La Suprema Corte chiarisce i criteri per la individuazione della competenza territoriale quando ricorre la connessione tra procedimenti per i reati tributari di di frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti

Il sequestro preventivo del profitto del reato tributario eseguito sui beni della società in amministrazione straordinaria prevale sui diritti vantati dai creditori ammessi alla procedura concorsuale.

Integra il dolo del reato di frode fiscale mediante emissione di fatture per operazioni inesistenti l’operazione infragruppo di spostamento del debito IVA da una società all’altra.

Sequestro preventivo e accertamento con adesione: il pagamento del debito mediante compensazione tributaria che segue l’atto conciliativo elide il presunto profitto del reato fiscale.

Appartengono alla cognizione del Tribunale del riesame le questioni di natura civilistica relative alla sussistenza di limiti alla pignorabilità dei beni da sottoporre a sequestro preventivo.

Per il superamento della soglia di punibilità della dichiarazione infedele il reddito imponibile di un capitale detenuto all’estero deve essere ricostruito con riferimento alla tassazione della rendita.

La sola delega conferita all’amministratore ad operare sul conto corrente della società non è prova sufficiente ai fini del sequestro preventivo per ritenere che il denaro dell’ente si trovi nella disponibilità della persona fisica indagata

Art. 10 bis d.lgs. 74/2000, estinzione del debito tributario e patteggiamento: le condizioni per accedere al rito speciale previste dall’art. 13 bis D.lgs. 74/2000 si applicano indipendentemente dalla data di commissione del reato

Dichiarazione infedele e sequestro preventivo: ai fini della quantificazione dell’imposta evasa il giudice penale cautelare nel calcolo della soglia di punibilità deve tener conto delle allegazioni difensive relative ai costi non contabilizzati dalla G.D.F.

Possono essere attinti da sequestro preventivo disposto per reati tributari e i beni rinvenuti nel possesso dell’indagato ancorché la loro proprietà sia di un soggetto terzo.

Reati tributari e testimonianza indiretta: sono utilizzabili le dichiarazioni rese nel processo dal funzionario dell’Agenzia delle entrate anche se fanno riferimento ad accertamenti eseguiti da altri colleghi del medesimo ufficio se fondate su dati oggettivi

Risponde del reato di omesso versamento dell’IVA il liquidatore che omette di versare l’imposta indiretta autoliquidata nella dichiarazione fiscale presentata dal precedente amministratore.

Dichiarazione infedele e autoriciclaggio: ai fini dell’applicazione del sequestro preventivo è necessario individuare i ricavi omessi e le imposte evase con riferimento alle dichiarazioni fiscali oggetto dell’ipotesi di reato.

Confisca e reati tributari: la Suprema Corte chiarisce il meccanismo che regola i rapporti tra declaratoria di estinzione del reato e applicazione della definitiva misura ablatoria diretta o per equivalente

Nei reati tributari l’accertamento dell’ammontare dell’imposta evasa effettuato dal giudice penale può sovrapporsi a quello espletato in sede tributaria solo se la difesa dell’imputato allega e prova costi non contabilizzati dalla amministrazione tributaria in sede di accertamento fiscale.

Può rispondere di dichiarazione infedele l’imprenditore che applicando indebitamente il regime PEX abbia sottratto a tassazione la plusvalenza conseguita dalla cessione di partecipazioni.

Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte: la natura assoluta o relativa dell’alienazione simulata non incide sulla configurazione del reato tributario.

Frode fiscale e sequestro preventivo: manca il fumus commissi delicti se non vi è prova della consapevolezza da parte della società utilizzatrice delle fatture della natura di cartiera di quella che le ha emesse.

Il reato di indebita compensazione si configura per tutti debiti tributari e previdenziali che il contribuente può inserire nei campi del modello F24

Non può essere disposta la confisca diretta del profitto del reato tributario se il delitto per cui si procede risultava già estinto per prescrizione prima della sentenza di primo grado.

Per la prova della frode fiscale è sufficiente dimostrare la inoperatività della società emittente le fatture oggetto di incriminazione.

Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte: il reato tributario può essere integrato da condotte che, sebbene di per sé lecite, presentino elementi di artifici o inganno tali da impedire o ostacolare la procedura di riscossione coattiva.

Indebita compensazione e misure cautelari reali: non possono essere sottoposte a sequestro preventivo le somme giacenti sul conto corrente sociale che derivino da accrediti aventi causa lecita successivi al momento di consumazione del reato tributario.

Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: ai fini dell’integrazione del reato è sufficiente l’esistenza di un credito erariale suscettibile di essere azionato coattivamente

E’ legittimo il sequestro preventivo funzionale alla confisca per valore del profitto dei reati tributari sugli emolumenti percepiti dall’amministratore della società di capitali non ostandovi i limiti al pignoramento previsti dall’art. 545 c.p.c.

L’utilizzo di fatture false con riferimento alle dichiarazioni Ires e Iva dà luogo a due distinti reati che il giudice può ritenere avvinti dal vincolo della continuazione

Reati tributari e confisca: la mancata disposizione della confisca da parte del giudice di primo grado preclude l’applicazione della misura nel giudizio di appello

Reati tributari e sequestro preventivo: il provvedimento ablatorio non può attingere i beni già assoggettati alla procedura fallimentare

La Suprema Corte si sofferma sugli indizi di prova per la qualifica di amministratore di fatto dell’impresa nei reati tributari.

La Cassazione fa il punto sulle condizioni di diritto sostanziale e processuale che consentono all’imputato di accedere al patteggiamento ed alla causa di non punibilità della estinzione del debito tributario

Occultamento o distruzione delle scritture contabili: la ritardata consegna all’Agenzia delle entrate dei documenti contabili da parte dell’imputato non ne esclude la responsabilità penale facendo solo cessare la permanenza del reato.

Evasione fiscale e autoriciclaggio: la mancata configurazione del reato tributario, in ragione del mancato superamento della soglia di punibilità prevista dalla fattispecie incriminatrice, determina l’insussistenza del delitto di autoriciclaggio.

Reati tributari, sequestro preventivo e pignorabilità dei crediti: gli stipendi e le pensioni già accreditati al momento del pignoramento possono essere sequestrati con il limite del triplo dell’importo dell’assegno sociale

Sequestro preventivo e sgravio dell’Agenzia delle Entrate: il provvedimento con il quale l’Amministrazione finanziaria cancella la pretesa erariale determina la necessità di revocare il decreto di sequestro preventivo funzionale alla confisca del profitto del reato tributario

La Cassazione conferma la astratta configurabilità del concorso tra il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti e la contravvenzione di somministrazione illecita di manodopera

Risponde di omesso versamento dell’IVA il legale rappresentante che, subentrato nell’amministrazione della società in stato di dissesto, ometta di compiere le misure necessarie ad adempiere all’obbligazione tributaria

Rimessa alle Sezioni unite della Suprema Corte la questione della sequestrabilità in forma diretta delle somme di denaro anche in assenza di nesso di pertinenzialità rispetto al reato, laddove l’interessato ne provi la derivazione da un titolo lecito

Le singole fattispecie di reato previste e punite dal d.lgs. 74/2000 corredate con la rassegna di giurisprudenza di legittimità aggiornata al mese di gennaio 2021

Frode fiscale e sequestro preventivo: la configurabilità del reato tributario in capo alla società in nome collettivo ed il profitto del reato riguarda anche l’Irpef, con conseguente sequestrabilità per equivalente del denaro depositato sui conti dei soci

Il concorso del professionista nel reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: per la Suprema Corte va annullata l’ordinanza che non specifica quali negozi giuridici sarebbero stati suggeriti dal legale della società

Nessun limite alla confisca ed il sequestro preventivo degli immobili dell’indagato per reati tributari neppure se si tratta di unica abitazione

Nei reati tributari omissivi lo scarto del 10% oltre il tetto massimo della soglia di punibilità non osta al riconoscimento della tenuità del fatto

Reati tributari e ne bis in idem: nessuna violazione del divieto di duplicazione di giudizio per la doppia affermazione di responsabilità in sede penale ed amministrativa

Può rispondere di frode fiscale anche il lavoratore subordinato della società se sussistono a suo carico concreti indizi di colpevolezza sul ruolo gestorio per l’attività fiscale dell’impresa

Omesso versamento dell’IVA e la crisi di liquidità: è esclusa l’applicazione della causa di forza maggiore laddove non si dimostri l’adozione da parte del contribuente di tutte le misure volte a garantire il versamento dell’imposta

La Suprema Corte chiarisce il perimetro della utilizzabilità nel processo penale delle presunzioni legali previste dalle norme tributarie

Sequestro preventivo, riciclaggio e reati fiscali: ai fini dell’emissione della misura cautelare è sufficiente accertare l’astratta configurabilità del reato presupposto del delitto contro il patrimonio

Risponde di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte colui che compia una pluralità di leciti atti di vendita di immobili se i negozi giuridici hanno lo scopo di ostacolare la procedura di riscossione da parte dell’Erario

Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato: è configurabile il concorso tra le due fattispecie, laddove dalla medesima condotta derivi l’ottenimento di pubbliche erogazioni, quale profitto diverso e ulteriore rispetto a quello dell’evasione fiscale

La inoperatività del sequestro preventivo eccepita dall’indagato perché illegittimamente eseguita su polizze assicurative e gestioni patrimoniali deve essere esaminata dal Tribunale per il Riesame a pena di nullità dell’ordinanza.

Sequestro preventivo e riciclaggio: il mero possesso di un’ingente somma di denaro non legittima l’adozione e il mantenimento del provvedimento cautelare reale

Ai fini della confisca per equivalente sul patrimonio del condannato la natura giuridica di società di persone estranee al reato non vale di per sé a dimostrare la loro natura di schermo fittizio utilizzato dal reo per celare le sue risorse economiche

La difficile prova liberatoria che incombe sul datore di lavoro nel reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

L’alienazione del ramo di azienda a prezzo irrisorio eseguita in favore di società non operativa integra il reato di sottrazione dal pagamento delle imposte

Anche con la sentenza di patteggiamento il giudice del merito è obbligato a fornire adeguata motivazione sulle ragioni che giustificano la confisca del profitto del reato tributario

Sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli olii minerali: tra la previgente e la attuale fattispecie sussiste continuità normativa

La rottamazione delle cartelle esattoriali estingue il debito tributario ed in sede penale impone la revoca del sequestro preventivo

Risponde di dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti il presidente della società calcistica anche se la finalità dei reati tributari consumati concorre con quella di maquillage dei dati di bilancio

Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: ai fini della configurazione del reato è sufficiente che la procedura di riscossione, benché non in atto, sia resa potenzialmente inefficace dalla condotta fraudolenta del contribuente

E’ illegittimo il sequestro preventivo eseguito sulla liquidità del socio se non è adeguatamente motivato il titolo dell’ablazione (diretta o per equivalente) e la necessità di integrare il vincolo già apposto sul patrimonio della società

Nel delitto di indebita compensazione è irrilevante l’omessa presentazione della dichiarazione IVA perché il reato si consuma con il modello F/24 che riporta un credito inesistente

Illegittimo il sequestro preventivo per equivalente sul patrimonio personale dell’amministratore se l’omesso versamento dell’IVA da parte della società non supera le attuali soglia di punibilità

Omesso versamento dell’IVA: la Cassazione precisa il perimetro degli oneri di allegazione e di prova a carico della difesa necessari ad escludere la colpevolezza dell’imputato

Art. 10 D.lgs. 74/2000 e misura cautelare reale: laddove risulti possibile ricostruire indirettamente il reddito e il volume d’affari dell’indagato è legittimo sottoporre a sequestro preventivo il profitto del reato tributario nascosto con l’occultamento dei documenti contabili

Dichiarazione infedele e società di persone: il superamento della soglia di punibilità va verificato con riferimento alle imposte sui redditi evase dai singoli soci

Pagare l’Iva autoliquidata è sempre una priorità per l’imprenditore che vuole evitare la condanna penale e ciò non può costituire fatto di bancarotta preferenziale

Non configura riciclaggio la condotta dell’agente che sostituisce somme nell’interesse di altro soggetto consentendogli di ridurre il reddito imponibile presentando dichiarazioni fiscali infedeli

Riciclaggio e art. 2 D.Lgs. n. 74/2000: non costituiscono profitto del reato di frode fiscale le somme fittiziamente fatte pervenire alla società emittente le fatture per operazioni inesistenti

L’entrata in vigore del d.l. 34/2020 non esclude retroattivamente la responsabilità penale per peculato dell’albergatore che non ha versato all’ente locale le somme riscosse a titolo di imposta di soggiorno

Non si applica il sequestro preventivo funzionale alla confisca sul patrimonio del terzo estraneo al reato, salva l’ipotesi in cui il PM ne dimostri l’intestazione fittizia a vantaggio dell’indagato

E’ illegittimo il sequestro delle somme rinvenute nella cassetta di sicurezza se non vi è prova del nesso tra contestata frode fiscale ed il denaro rinvenuto nel possesso dell’indagato

Dichiarazione infedele e residenza fiscale: in caso di trasferimento in un Paese straniero a fiscalità privilegiata, il contribuente di nazionalità italiana deve provare lo spostamento effettivo e sostanziale del domicilio all’estero

Risponde di omessa dichiarazione il contribuente che indifferentemente evade l’imposta diretta o indiretta, sempre che sia dimostrato il superamento della soglia di punibilità

Omesso versamento di IVA e sopravvenuta crisi finanziaria: ai fini dell’esclusione del dolo spetta all’imputato giustificare il mancato versamento dell’imposta indiretta allegando e dimostrando la assoluta impossibilità ad adempiere

Linea dura della Cassazione sul reato di indebita compensazione:la consumazione del reato si estende anche alla compensazione orizzontale

Reati tributari e misure cautelari reali: contro il provvedimento di dissequestro del G.I.P. non è esperibile il ricorso per cassazione “per saltum” ma solo l’appello cautelare

Nei reati tributari per la determinazione della competenza territoriale assume prevalenza il criterio della sede effettiva ove si svolge l’attività di direzione e amministrazione dell’impresa rispetto a quella legale fissata presso lo studio del professionista

La Cassazione definisce i rapporti di diritto sostanziale e processuale tra estinzione del debito tributario e frode fiscale

E’ irrilevante la scelta espressa dall’indagato sui beni da sequestrare nell’ambito del procedimento cautelare reale per reati tributari

Concorre nel reato di dichiarazioni fraudolente mediante artifici il commercialista che invia false dichiarazioni IVA con apposizione di mendace del visto di conformità

Reati tributari e sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente: l’individuazione specifica dei beni da apprendere è riservata alla fase esecutiva demandata al pubblico ministero

Reati tributari e misure cautelari reali: la Suprema Corte conferma la natura residuale del sequestro per equivalente rispetto a quello diretto sul patrimonio della società che ha beneficiato dell’illecito fiscale

Reati tributari omissivi: la Cassazione fa il punto sulla responsabilità penale del liquidatore che subentra al precedente amministratore

Dichiarazione infedele e art. 13 D.lgs. 74/2000: la Suprema Corte conferma l’orientamento rigoroso sulla operatività della causa di non punibilità solo se l’integrale pagamento interviene prima dell’apertura del dibattimento

Reati tributari: la confisca non è eseguibile se il contribuente onora il debito tributario adempiendo all’integrale pagamento rateale concordato con L’agenzia delle Entrate.

Scatta il reato di sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte se l’alienazione dell’immobile al coniuge è realizzata in frode dell’Erario

Le fatture soggettivamente inesistenti non consentono mai la deducibilità dei costi esposti in fattura la cui indicazione nella dichiarazione fiscale è sintomatica del dolo di evasione

L’imprenditore che non accantona l’imposta indiretta in previsione della scadenza fiscale commette volontariamente il reato di omesso versamento IVA

In caso di riciclaggio delle somme provenienti dalla commissione del reato presupposto di dichiarazione fraudolenta sussiste duplicità di profitti assoggettabili a sequestro preventivo finalizzato alla confisca

Reati tributari e cautela reale: è illegittima la sostituzione del sequestro preventivo operato in forma “diretta” con ablazione della liquidità in capo alla società con quello “per equivalente” di un immobile di proprietà del suo legale rappresentante.

Omesso versamento di ritenute dovute o certificate: la Suprema Corte fa il punto sull’incidenza della crisi di liquidità sulla punibilità del contribuente

Reati tributari, patteggiamento e confisca: l’Ufficio del PM è legittimato ad impugnare la sentenza di applicazione pena se il giudice omette di pronunciarsi sulla misura ablatoria

La Suprema Corte torna a chiarire natura ed elementi costitutivi del delitto di indebita compensazione previsto e punito dall’art. 10 quater D.lgs. 74/2000

Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: la Suprema Corte chiarisce quando l’atto negoziale diviene punibile perché fraudolento

Frode carosello: grava sull’Amministrazione finanziaria l’onere di provare in giudizio la consapevolezza da parte del destinatario della natura illecita della transazione dedotta nel documento fiscale

Per configurare il reato di indebita compensazione è necessaria la presentazione del modello F24 da parte del contribuente infedele

E’ possibile in concorso tra il delitto previsto e punito dagli artt. 2 d.lgs 74/2000 e la contravvenzione di intermediazione illecita di manodopera sanzionata dall’art. 18 d.lgs. n. 276 del 2003 se vi è prova della dissimulazione realizzata a mezzo contratti di appalto fittizi

Emissione di fatture per operazioni inesistenti: con la sentenza di patteggiamento è obbligatorio disporre la confisca del profitto del reato tributario, anche laddove essa non abbia formato oggetto di accordo tra le parti

Per concorrere nel reato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti basta la prova del contributo dell’imputato alla ricezione e contabilizzazione dei documenti fiscali mendaci

Sequestro preventivo e art.2 d.lgs. 74/2000: il profitto del reato oggetto di sequestro preventivo non può eccedere l’imposta effettivamente evasa in ragione della natura oggettivamente inesistente della prestazione dedotta nel documento fiscale

Omesso versamento di IVA, concordato preventivo e adempimento di un dovere: il reato tributario non può mai essere scriminato se il reato è consumato prima della presentazione dell’istanza di concordato.

Omesso versamento di ritenute certificate: va esclusa la forza maggiore laddove l’inadempimento dell’obbligazione tributaria sia dipeso dalla scelta di politica imprenditoriale volta a fronteggiare la crisi di liquidità

Omesso versamento di ritenute e pagamento del debito tributario: il piano di rateizzazione concordato tra il contribuente e l’amministrazione finanziaria non rileva ai fini della configurazione della causa di non punibilità ex art. 13 D.lgs. 74/2000

Dichiarazione fraudolenta e prova della responsabilità penale: la Cassazione enuncia i principi di valutazione del compendio probatorio necessari e sufficienti ad affermare la penale responsabilità

Occultamento o distruzione di documenti contabili: il rinvenimento di fatture in formato digitale successivamente alla perquisizione non vale ad escludere la configurabilità del reato tributario

Va qualificata come indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato e non indebita compensazione la condotta del datore di lavoro che espone falsamente somme corrisposte al lavoratore a titolo di indennità varie

Non è applicabile la causa di esclusione della punibilità del pagamento dell’imposta ex art. 13 D.lgs. 74/2000 quando la difesa deduca la compensazione legale del debito tributario con crediti vantati dal contribuente (imputato) verso l’Erario

Nessuna efficacia scriminante per il reato di omesso versamento di ritenute certificate può essere riconosciuta alla domanda di concordato preventivo presentata dopo la scadenza del termine per l’adempimento fiscale


L’affidamento nell’adempimento del commercialista non vale ad escludere la responsabilità del contribuente che omette l’invio delle dichiarazioni dei redditi e dell’I.V.A.

La Cassazione conferma i rigorosi principi di diritto sedimentati intorno al reato di omesso versamento dell’IVA

Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: la Cassazione fa il punto sugli elementi costitutivi della fattispecie punita dall’art. 11 D.lgs. 74/2000

Non integra il reato di dichiarazione fraudolenta la divergenza contabile tra il più alto costo del dipendente indicato nel libro giornale della società e quello indicato nella busta paga

Il reato di indebita compensazione può avere ad oggetto tutte le somme dovute inseribili nel modello F24, indipendentemente dalla tipologia dell’imposta

Reati tributari e sequestro preventivo finalizzato alla confisca: non è ammissibile trasferire la misura cautelare dalle somme di denaro costituenti profitto diretto del reato al bene immobile di valore equivalente, neppure in caso di consenso dell’interessato

Art.10 quater D.lgs.74/2000: la soglia di rilevanza penale va riferita all’ammontare dei crediti non spettanti o inesistenti indebitamente utilizzati in compensazione

Integra il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte la cartolarizzazione delle giacenze di conto corrente mediante emissione di assegni circolari che crea una falsa rappresentazione della realtà patrimoniale del contribuente

Dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti: per la Suprema Corte la condotta dell’agente è punibile anche a titolo di dolo eventuale se vi è accettazione del rischio di evasione.

Nei reati tributari omissivi nessuna efficacia scriminante può essere riconosciuta alla mera presentazione della domanda di ammissione al concordato preventivo

Integra il delitto di autoriciclaggio il trasferimento su conti esteri del denaro provento da reati fiscali volto ad ostacolarne l’origine delittuosa tramite il ricorso a strumenti di schermo come il mandato fiduciario.

La Cassazione enuncia i principi che regolano i rapporti tra gli istituti della confisca, della causa di non punibilità della estinzione del debito tributario per i reati previsti dagli artt. 10 bis, 10 ter e 10 quater dlgs 74/2000 e dell’accesso al patteggiamento per i medesimi reati tributari

La confisca nei reati tributari viene disposta anche in caso di intervenuto accordo rateale con l’A.D.E. ma produce l’effetto ablatorio solo al verificarsi della condizione sospensiva del mancato pagamento del debito

Il reato punito dall’art. 10 quater d.lgs 74/2000 relativo a crediti non spettanti o inesistenti si configura a prescindere dalla tipologia della compensazione (orizzontale o verticale)

Occultamento o distruzione di documenti contabili: per la Suprema Corte la ricostruzione del reddito non dichiarato dall’impresa operata per mezzo di acquisizione di documentazione presso terzi non esclude la penale responsabilità del contribuente.

Sequestro preventivo e indebita compensazione: il limite del profitto oggetto di confisca diretta corrisponde all’ammontare delle disponibilità liquide giacenti sui conti correnti sociali nel momento di consumazione del reato

La Suprema Corte enuncia gli indici per il riconoscimento del vincolo della continuazione tra i delitti di emissione di fatture per operazioni inesistenti e bancarotta fraudolenta.

Omesso versamento di IVA: è applicabile la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto se il superamento del valore soglia è esiguo

Dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti: le operazioni soggettivamente inesistenti risultano connotate dalla divergenza tra la rappresentazione documentale e la realtà attinente ad uno dei soggetti coinvolti nell’operazione

Esercizio abusivo della professione di commercialista: resta integrato il reato anche se l’agente privo di abilitazione lo abbia comunicato al cliente

Omesso versamento IVA: il reato tributario è integrato dall’omesso versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione annuale del contribuente, a nulla rilevando la discrasia tra il debito erariale dichiarato e quello effettivo

Autonomia tra la giurisdizione penale e quella fiscale: non va revocato il sequestro preventivo anche se l’amministrazione finanziaria ed il giudice tributario hanno assunto provvedimenti favorevoli al contribuente utilizzando una differente piattaforma probatoria

Indebita compensazione, sequestro preventivo e confisca: la Suprema Corte fa il punto sull’istituto della confisca diretta del denaro costituente profitto dei reati tributari

Sequestro per equivalente e reati tributari: la Corte di Cassazione conferma la natura sanzionatoria del sequestro preventivo per equivalente nel sistema penale tributario

Omessa dichiarazione delle imposte e sentenza di patteggiamento: è obbligatoria la confisca del profitto del reato tributario quando il processo viene definito ex art. 444 e segg. c.p.p.

Occultamento o distruzione di documenti contabili: per configurare il reato basta l’elevato grado di difficoltà nella ricostruire dei redditi e del volume d’affari dell’impresa

Riciclaggio e dichiarazione fraudolenta: per la determinazione del quantum del sequestro è legittima la sommatoria dei profitti derivanti dalla commissione del delitto di riciclaggio e del reato tributario presupposto


Reati tributari, prescrizione e confisca: viola il principio del contraddittorio la sentenza predibattimentale con la quale la Corte di appello dichiara estinto il reato e revoca la confisca disposta in primo grado senza assicurare il contraddittorio alla parte pubblica

Autoriciclaggio e art. 8 d.lgs. 74/2000: non è configurabile la causa di esclusione della punibilità del godimento personale del denaro se il contante provento dei reati tributari deriva da operazioni societarie poste in essere per ostacolarne la provenienza.

E’ legittimo il sequestro per equivalente eseguito per reati tributari sul patrimonio personale degli amministratori se i beni della società risultano attinti dal sequestro diretto per bancarotta fraudolenta.

Reati tributari e sequestro preventivo: per la Cassazione non sussiste alcun limite alla esecuzione del vincolo ablatorio sulla “prima casa” dell’indagato.

E’ sempre reato il mancato pagamento delle accise sui carburanti importati se il quantitativo supera la soglia di punibilità di 100 Kg.

Art.5 D.lgs n.74/2000: incombe sul PM l’onere della prova sulla mancata presentazione della dichiarazione da parte dell’imputato nei termini di legge.

Integra il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti l’emissione di fatture da parte della società “cartiera” a prescindere dall’entità del risparmio fiscale conseguito.

E’ legittimo il concorso materiale tra i reati di sottrazione fraudolenta dalle imposte ed autoriciclaggio.

Anche il denaro reintrodotto in Italia con lo scudo fiscale può integrare gli estremi del delitto di riciclaggio se l’operazione è finalizzata ad ostacolare l’individuazione della provenienza delittuosa del denaro provento di reati tributari.

Indebita compensazione ex art. 10 quater D.lgs. 74/2000: risulta territorialmente competente il giudice del luogo di accertamento del reato, in base alla previsione generale di cui all’art. 18 comma 1 D.lgs. 74/2000.

Art. 8 d.lgs 74/2000: la Cassazione precisa gli elementi “sintomatici” dai quali ricavare la consumazione del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Frode fiscale ed autoriciclaggio: consuma il reato contro il patrimonio il soggetto che reimpiega il profitto del reato tributario in attività economiche per mezzo di negozi giuridici fittizi.

Peculato per il gestore del gioco legale autorizzato che non versa gli incassi al concessionario statale.

Dichiarazione fraudolenta: l’amministratore di diritto risponde del reato anche se estraneo alla gestione commerciale della società.

Omesso versamento Iva e consolidato fiscale: il legale rappresentante della capofila consolidante risponde penalmente dell’imposta indiretta prodotta dalle società facenti parte del gruppo.

Dichiarazione infedele: va annullata la sentenza di appello che non motiva sulla contemporanea sussistenza dei due requisiti previsti dall’art. 4, comma 1, lett. a) e b) D.lgs. 74/2000

Art.2 d.lgs. 74/2000: la Cassazione fa il punto della giurisprudenza sedimentata intorno al reato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni insistenti.

Legge 157/2019: i reati tributari entrano nel catalogo dei reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti.

Reati tributari: l’introduzione dell’istituto della confisca ‘allargata’ ad opera delle legge 19 dicembre 2019.

L’estinzione del reato tributario per intervenuta prescrizione impone la revoca della confisca disposta dal Giudice di primo grado.

E’ sempre reato l’utilizzo del gas metano con aliquota agevolata fuori dai casi tassativi previsti dalla legge.

Reati tributari D.lgs. 74/2000: le nuovi sanzioni introdotte con la novella del 2019.

Va annullata la misura cautelare reale disposta per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte in caso di intervenuto ‘sgravio’ Dell’imposta dovuta da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Reati fiscali: le pene accessorie previste dal d.lgs 74/2000 non si applicano se la pena “patteggiata” è inferiore ai due anni di reclusione.

Reati tributari: le novità normative introdotte dal d.l. 124 del 2019, convertito in legge n.157 del 2019 e la rassegna della giurisprudenza di legittimità aggiornata al gennaio 2020.

Rimessa alla decisione delle Sezioni Unite la qualificazione giuridica della condotta di omesso versamento del prelievo erariale unico da parte del gestore del gioco legalmente autorizzato.

Reati tributari: l’onere della prova processuale sui costi sostenuti dall’impresa costituenti elementi negativi del reddito della persona giuridica incombe sulla difesa dell’imputato.

Occultamento delle scritture contabili: è legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca se l’importo dell’evasione viene ricavato aliunde malgrado la condotta di ostacolo del soggetto verificato.

Integra il reato di falso materiale in atto pubblico la contraffazione delle ricevute di pagamento ad Equitalia commessa dal commercialista in danno del cliente.

La emissione di fatture con partita IVA cessata per intervenuto fallimento dell’impresa non configura automaticamente il delitto previsto dall’art. D.l.vo74.2000.

Sottrazione fraudolenta di beni al pagamento delle imposte: legittimo il sequestro preventivo sui beni dei quali la società abbia la mera disponibilità.

Omesso versamento I.V.A. e rilevanza penale della crisi aziendale: la Cassazione fa il punto del quadro giurisprudenziale di riferimento per gli operatori del diritto.

L’indagato nei confronti del quale è stato eseguito il sequestro per equivalente non ha legittimazione ad impugnare il decreto di sequestro preventivo segregati nel trust.

La Cassazione conferma l’orientamento secondo il quale nei reati tributari l’accesso al patteggiamento è escluso solo per le fattispecie connotate da condotta fraudolenta.

Per la Cassazione vanno confermati gli arresti domiciliari se è attuale è concreta la possibile commissione di ulteriori reati tributari da parte dell’indagata anche diversi rispetto a quello per il quale è stata emessa la misura cautelare

Il reato di omesso versamento dell’Iva sussiste anche in caso di mancata riscossione di crediti vantati verso terzi da parte del contribuente.

Commette reato di trattamento illecito di dati personali chi, in assenza di autorizzazione, inserisca il numero di telefono di un soggetto per la registrazione su chat erotica.

Per provare il reato di indebita compensazione occorre dimostrare la condotta decettiva del contribuente mediante l’avvenuta presentazione del modello F24.

Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e misure cautelari reali: è legittima l’ablazione per equivalente del patrimonio personale dell’indagato solo se risulta infruttuosa quella diretta sul patrimonio sociale.

L’avere emesso fatture fittizie per operazione inesistenti non esonera il contribuente dal pagamento dell’IVA.

Lo stato di impossibilità assoluta a reperire risorse economiche esclude la responsabilità penale del contribuente nel reato di omesso versamento dell’iva.

Reati tributari e misura custodiale personale: sussiste l’esigenza cautelare del pericolo di reiterazione se appare concreta ed attuale la possibile commissione di altri reati della stessa specie.

Reati tributari e patteggiamento: è legittima la sentenza che applica la pena concordata tra le parti anche in assenza di pagamento del debito tributario quando il reato contestato è di mera condotta.

L’emissione di fatture per operazioni inesistenti è punibile a prescindere dalla loro effettiva utilizzazione.

Il reato di omesso versamento dell’IVA sussiste anche in caso di mancato incasso delle fatture per le quali è dovuta l’imposta indiretta autoliquidata.

Nei reati tributari la confisca per equivalente può essere sempre disposta a prescindere dalla sussistenza di un rapporto di pertinenzialità tra il reato commesso e il bene da confiscare.

Reati fiscali: e’ legittimo il sequestro impeditivo che colpisce i beni aziendali di una società il cui patrimonio è stato già assoggettato a vincolo ablatorio sul profitto di reato.

Omesso versamento dell’IVA e concordato preventivo: la presentazione della domanda di ammissione alla procedura concorsuale non esclude il dolo di evasione.

Il contribuente concorre nel delitto tributario di indebita compensazione commesso dal proprio commercialista quando sia stato consapevole della frode fiscale consumata ai danni dell’Erario.

Omesso versamento delle ritenute certificate: la Cassazione nega la possibilità di revocare la sentenza definitiva di condanna se il presupposto della richiesta è la diversa valutazione delle prove assunte nel processo di merito.

Il reato di indebita compensazione di somme non si configura nel caso di commistione tra imposte (dirette e/o indirette) e contributi previdenziali.

Nel reato di omessa dichiarazione I.v.a., la consapevolezza dell’ammontare dell’imposta dovuta conseguente la cessione di un immobile è sufficiente ad integrare il dolo specifico richiesto dalla norma incriminatrice.

Art. 11 d.lgs. 74/2000 e Trust: la sostituzione del titolare del fondo segregativo è irrilevante per la individuazione della data di consumazione del reato

Nel reato di occultamento delle scritture contabili la ricostruzione del volume d’affari operata dall’Agenzia delle Entrate non esclude la condanna dovuta all’omessa consegna delle scritture contabili.

Non integra il reato di dichiarazione fraudolenta ma quello di dichiarazione infedele l’aver annotato nelle dichiarazioni fiscali della società elementi passivi fittizi.

Non costituisce prova della frode carosello la mera qualità di “cartiere” ascritta dalla GDF alla società emittente le fatture soggettivamente inesistenti

E’ nullo il decreto di sequestro preventivo eseguito sul patrimonio personale dell’indagato senza la preventiva escussione di quello sociale.

Nel reato di omesso versamento dell’Iva il mancato incasso delle fatture non esclude il dolo generico richiesto per la punibilità dell’imprenditore.

Nel reato di omessa dichiarazione va esclusa la responsabilità del prestanome se non è provato il suo dolo specifico.

Il Giudice penale può ricavare la prova della consumazione del reato di omessa dichiarazione utilizzando l’attività di investigazione tributaria anche per via presuntiva.

La Cassazione definisce il perimetro applicativo della circostanza aggravante ad effetto speciale del concorso del professionista nei reati tributari.

E’ irrilevante la decisione favorevole della Commissione Tributaria Provinciale che riduce il debito tributario quando il sequestro preventivo è stato disposto per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Art. 2 D.lgs 74/2000: va annullata l’ordinanza di rigetto della richiesta di Riesame se il Tribunale della Libertà omette di motivare sulla denunciata assenza del fumus commissi delicti.

Misure cautelari reali: la Cassazione nega al PM la facoltà di impugnare il decreto di sequestro preventivo del G.i.p. che ha accolto solo parzialmente le richieste del suo ufficio.

Reati tributari: le dichiarazioni etero accusatorie rese senza le garanzie difensive e trasfuse nel verbale di constatazione sono utilizzabili se mancava la prova del superamento della soglia di punibilità prevista dalla norma incriminatrice.

La sola delega ad operare sul conto corrente non legittima il sequestro preventivo sulle somme depositate quando non ne sia stata provata l’effettiva disponibilità in capo all’indagato.

Reati tributari: è illegittima l’esecuzione del sequestro preventivo delle somme accreditate sul conto corrente della società dopo l’emissione della misura cautelare reale

E’ legittima la confisca per equivalente disposta dal giudice della cognizione sui beni dell’imputato in assenza di sequestro preventivo e senza bisogno di specifica individuazione.

La pretesa fatta valere in sede penale deve tener conto dello “sgravio” del debito tributario formalizzato dall’ente impositore.

E’ illegittimo il sequestro preventivo disposto sui beni intestati al terzo estraneo al reato se non viene dimostrata la effettiva disponibilità degli stessi da parte dell’indagato.

Frode fiscale e concorso del commercialista nel reato tributario: secondo la Cassazione per la punibilità del professionista è sufficiente il dolo eventuale.

Art 10 D. lgs n.74/2000: la Cassazione censura la decisione di merito che fonda su mero sillogismo la prova della preventiva tenuta della contabilità ritenuta occultata.

Omesso versamento dell’IVA: uno scostamento inferiore al 3% rispetto al valore della soglia di punibilità non è fatto lieve in assenza di condotte riparatorie del danno cagionato all’erario

Omessa dichiarazione fiscale: la Cassazione ritiene utilizzabile la prova indiziaria per il superamento della soglia di punibilità.

Reati tributari: per la Cassazione l’indagato che ha subito l’ablazione per equivalente non ha diritto alla riduzione dell’importo del sequestro se non dimostra l’interesse concreto alla restituzione di somme

Reati fiscali e decreto di sequestro preventivo per equivalente: potenziali aperture della Cassazione sulla illegittimità dell’ablazione della prima casa.

La Cassazione conferma l’orientamento più rigoroso in tema di prova liberatoria nel reato di omesso versamento dell’I.V.A.

Reati tributari e crisi di mercato: la Cassazione conferma l’orientamento rigoroso che esclude la forza maggiore anche in caso di conclamata illiquidità dell’impresa

Reati fiscali, sanzioni tributarie e ne bis in idem: per la Cassazione è legittima la condanna del legale rappresentante della società alla quale sia stata già comminata la sanzione fiscale.

Risponde penalmente il commercialista che certifica ed invia all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di conformità non rispondente alle risultanze contabili

MANCATO VERSAMENTO DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO RISCOSSA DAI CLIENTI: RISPONDE DI PECULATO L’ALBERGATORE ANCHE SE VERSA IN STATO DI CRISI FINANZIARIA.

Il profitto del reato derivante da dichiarazione infedele può essere sequestrato in capo alla persona giuridica che non può mai considerarsi terza estranea al reato

Omesso versamento dell’IVA: illegittima la confisca disposta anche sull’importo delle sanzioni tributarie

Reati fiscali e decreto di sequestro probatorio: deve essere annullata l’ordinanza del Tribunale della Libertà che rigetta il riesame senza la trasmissione del fascicolo del PM

La Cassazione annulla l’ordinanza cautelare che ritiene applicale l’art.2 del d.lgs. 74/2000 per evasione dell’imposta sui redditi anche al caso di simulazione soggettiva

Reati fiscali: illegittimo il sequestro dei beni della persona fisica indagata disposto per valore in assenza di una preventiva escussione del patrimonio dell’ente in favore del quale è stato commesso il reato

Esclusa la rilevanza della crisi di liquidità e la necessità di dover retribuire i dipendenti ai fini della esclusione del dolo generico nel reato di omesso versamento dell’IVA

Il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti può concorrere con la contravvenzione di intermediazione illegale di manodopera

Omesso versamento Iva: applicabile la causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto per scostamenti minimi dalla soglia indicata nella norma incriminatrice.

Dalla falsa dichiarazione resa all’Amministrazione tributaria nell’ambito della procedura di Collaborazione Volontaria può derivare il delitto di autoriciclaggio solo se il reato di falso è idoneo a generare profitto.

Omesso versamento delle ritenute certificate: la competenza territoriale si radica nel luogo della sede “effettiva” dell’impresa

Omesso versamento Iva: applicabile la causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto per scostamenti minimi dalla soglia indicata dall’art. 10 ter D.lg.vo 74/2000

Frodi carosello: la Cassazione torna a precisare i confini ermeneutici della fattispecie di cui all’art. 2 D.Lgs. 74/2000 in relazione alle operazioni fraudolente infracomunitarie

Linea dura della Cassazione contro l’amministratore di diritto che risponde sempre dei reati fiscali a titolo di dolo generico o eventuale.

L’adesione del contribuente alla voluntary disclosure fa venir meno i presupposti per il sequestro delle somme costituenti provento dei reati tributari.

Art. 13 D.Lgs. 74/2000 ed omesso versamento Iva: la Cassazione fissa i limiti alla applicazione retroattiva della causa di non punibilità dell’estinzione del debito tributario.

Reati tributari e misure cautelari: la Cassazione conferma l’orientamento rigoroso sulla legittimità del sequestro preventivo sulla parte di debito tributario indicata nel piano di rateizzo non ancora versata

La mancata consegna delle scritture contabili non è condotta sufficiente ad integrare il reato di distruzione ed occultamento delle scritture contabili

Doppio binario processuale: la Cassazione conferma il difetto di valore probatorio delle presunzioni tributarie all’interno del processo penale

Commette il delitto di peculato il notaio che omette o ritarda il versamento delle imposte autoliquidate corrisposte dai clienti per gli atti rogati

Nulla la sentenza di condanna per il reato di omesso versamento dell’IVA se manca la motivazione sulla dedotta rilevanza della crisi di liquidità.

Confisca diretta e per equivalente: la Cassazione precisa la natura e il perimetro applicativo dei due istituti nell’ambito dei reati tributari

Reati tributari e confisca di prevenzione ex D.Lgs.159/2011: nessuna eccezione in favore dell’Agenzia delle Entrate rispetto alla par condicio creditorum

Integra il reato di sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte la costituzione di un trust dopo la notificazione della cartella esattoriale

Reati tributari: la rassegna della giurisprudenza di legittimità aggiornata al dicembre 2018.

Il credito d’imposta generato mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti è giuridicamente inesistente e non può costituire oggetto di sequestro diretto del profitto del reato tributario nei confronti della società

La sola emissione di fatture da parte dell’impresa non prova la commissione del reato di distruzione ed occultamento delle scritture contabili

Illegittimo il decreto di sequestro preventivo se la cartella esattoriale ha formato oggetto di “sgravio” da parte dell’Amministrazione finanziaria

Non è giustificata la misura del divieto di esercizio della professione applicata al commercialista se le esigenze cautelari si fondano solo sulla gravità del danno all’Erario e sui precedenti penali.

Non sussiste il fatto tenue se il contribuente omette di versare le ritenute certificate per un importo di poco superiore al 10% rispetto soglia di punibilità

Reati fiscali: stop della cassazione al sequestro preventivo dell’appartamento del coniuge separato legalmente dall’indagato anche se il verbale omologato di trasferimento del Tribunale civile è trascritto successivamente al provvedimento del Gip

Reato di omessa dichiarazione: la delega al commercialista agli adempimenti tributari non esonera il titolare dell’obbligo giuridico di presentare la dichiarazione fiscale

Patteggiamento ed art. 2 D.L.vo 74/2000: la richiesta di pena concordata non può essere accolta in assenza di integrale pagamento del debito tributario prima dell’apertura del dibattimento.

Frodi carosello e associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari: la determinazione della competenza territoriale e l’analisi degli elementi costitutivi dei delitti fiscali secondo una recente sentenza di legittimità

La cassazione conferma gli orientamenti di legittimità sulla particolare tenuità del fatto e sullo stato di necessità in relazione all’omesso versamento di ritenute certificate

La cessione del ramo di azienda senza accollo dei debiti tributari da parte della società cessionaria configura il reato di sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte

Doppio binario penale – tributario: se il contribuente subisce la sanzione tributaria il giudice penale deve valutare se sussiste la violazione del principio del ne bis in idem

Art. 11 D.lvo74/2000: il profitto confiscabile con il decreto di sequestro preventivo deve essere calcolato con riferimento all’intero debito erariale, comprensivo di sanzioni collegate ed interessi

Reati tributari: la Cassazione chiarisce la nozione di “profitto” del reato e le conseguenze che ne derivano sui limiti del sequestro preventivo

L’accordo tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate deve essere tenuto in considerazione da parte del giudice penale ai fini della valutazione dell’ammontare del sequestro

Reati tributari: l’accertamento del valore delle quote societarie oggetto del sequestro preventivo non può tener conto delle risultanze delle scritture contabili quando queste sono oggetto del giudizio penale per reati fiscali e societari

L’accordo novativo tra contribuente ed Amministrazione finanziaria non incide sugli elementi costitutivi del reato di omesso versamento dell’IVA

Reati Tributari e sequestro preventivo: il curatore fallimentare è legittimato a chiedere il dissequestro dei beni per ottenere l’esecuzione della sentenza di revocatoria fallimentare

Omesso versamento di ritenute certificate: per la Cassazione non è invocabile la forza maggiore se l’inadempimento tributario non deriva da fatto imponderabile, imprevisto ed imprevedibile

Art.8 D.lgs e prescrizione: la Cassazione conferma la natura istantanea del reato e la decorrenza del termine dalla data di emissione del documento fiscale

Omesso versamento IVA e soglia di punibilità: per la Cassazione gli interessi sull’imposta evasa non vanno calcolati

Non punibilità per particolare tenuità del fatto: nei reati fiscali omissivi l’istituto si applica al contribuente solo per scostamenti minimi dalla soglia di legge.

Sezioni Unite Penali: per la revoca del sequestro preventivo è ammissibile l’appello cautelare anche se non è stata proposta richiesta di riesame

Risponde di falso ideologico il commercialista che invia la dichiarazione per la riduzione dell’accise sul gasolio attestando requisiti di legge insussistenti

Omesso versamento IVA e responsabilità penale: la Cassazione ribadisce l’orientamento rigoroso per la prova della forza maggiore quale causa di esclusione della punibilità

La Cassazione annulla l’ordinanza del Tribunale per il Riesame di Roma che non valuta il bene sequestrato secondo il valore di mercato al momento dell’ablazione

Omesso versamento IVA: per invocare la forza maggiore l’imputato ha l’onere di provare la crisi di liquidità dell’impresa e l’impossibilità del suo superamento

Sempre obbligatoria la confisca diretta o per equivalente per chi emette fatture per operazioni inesistenti anche in caso di patteggiamento

L’amministratore che subentra nella carica e non verifica la contabilità precedentemente prodotta dalla società risponde di omessa dichiarazione fiscale a titolo di dolo eventuale.

La Cassazione annulla la sentenza del Tribunale cautelare che addebita al socio unico responsabilità penali ascrivibili al legale rappresentante della società di capitali.

Ricorre il reato di occultamento delle scritture contabili anche per l’associazione culturale che esercita attività commerciale

Omesso versamento dell’Iva: la cassazione conferma l’orientamento rigoroso sulla prova liberatoria a carico del contribuente

Reati fiscali: anche se persiste il debito tributario è possibile patteggiare per i reati di cui agli artt. 10 bis, 10 ter e 10 quater D.lgs 74/2000

Anche il trasferimento di immobile al coniuge dedotto nell’accordo di separazione personale omologata può configurare il reato di cui all’art. 11 D.lgs. 74/2000

Sussiste responsabilità penale per il consulente fiscale che utilizza fraudolentemente lo strumento della compensazione fiscale a vantaggio dei propri clienti.

L’uso fraudolento di strumenti giuridici leciti configura la sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte.

Non sussiste reato tributario ma peculato per il legale rappresentante della struttura alberghiera che omette o ritarda il versamento dell’imposta di soggiorno.

Per la Cassazione il pagamento rateale del debito tributario impone al giudice del merito di tenerne conto ai fini della confisca per equivalente.

Art. 2 Dlgs. 74/2000: l’onere della prova a carico dell’Erario vale solo in sede tributaria e non salva il contribuente dalla condanna per la dichiarazione fraudolenta.

Legittime ed utilizzabili le intercettazioni tra il commercialista ed il cliente se il professionista è indagato per reati fiscali.

Sussiste il reato di omessa dichiarazione ai fini Iva se l’impresa esterovestita ha stabile organizzazione in Italia.

Gravi frodi Iva: per la Corte Costituzionale la regola “Taricco” è incompatibile con i principi costituzionali.

Per la Cassazione la contraffazione del modello F/24 è falso commesso dal privato in atto pubblico.

Sottrazione fraudolenta al pagamento della imposte: elementi della fattispecie, profili processuali e la giurisprudenza di legittimità sull’art. 11 d.lgs. n. 74/2000.

Gravi frodi fiscali, sentenza Taricco e prescrizione del reato: il nuovo corso della giurisprudenza europea supera lo sbarramento del giudicato.

Art.10-ter d.lgs. n.74/2000: problemi applicativi e strategie processuali nella difesa del contribuente per il reato di omesso versamento dell’IVA.

Profili operativi e strategie difensive per la difesa nel reato di omesso versamento delle ritenute dovute o certificate ex art 10-bis d.lgs. n. 74/2000.

Reati tributari, crisi di liquidità e dolo: nuovi scenari giurisprudenziali per l’assoluzione dopo la sentenza 6737/2018.

La natura fittizia della società emittenti le fatture costituisce indice sufficiente per ritenere provato il reato di cui all’art. 2 d.lgs. 74/2000.


L’art.8 d.lgs. n. 74/2000: la fattispecie, i profili operativi ed i più recenti orientamenti giurisprudenziali nel reato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

L’art. 2 d.lgs. n. 74/2000: la fattispecie, i profili operativi ed i più recenti orientamenti giurisprudenziali nel reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Evasione Iva e sequestro preventivo: la cassazione conferma la rigorosa giurisprudenza per la prova della forza maggiore.

Reati Tributari: per accedere al patteggiamento è necessario l’integrale pagamento del debito tributario.

Omesso versamento delle ritenute certificate: responsabilità penale e patrimoniale di tutti i componenti del CDA per omesso versamento delle ritenute sulle retribuzioni.

Reati tributari: legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per interessi e sanzioni.

Confiscati i beni personali del nuovo amministratore per debito iva maturato nella precedente gestione.

Salvo il contribuente per la riconosciuta tenuità dell’illecito penale anche se il danno erariale supera la soglia di punibilità.

Salvo l’imprenditore che dimostra l’estinzione del debito tributario prima della sentenza definitiva.

Reati Tributari: la giurisprudenza penale di legittimità marzo-settembre 2017.

